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Ubuntu: installazione, configurazione e primo utilizzo

Ubuntu รจ una distribuzione del sistema operativo Linux che, nata nel 2004, ha in pochi anni attirato lโ€™attenzione di un sempre piรน folto gruppo di utenti ed appassionati fino a diventare il sistema Open Source piรน utilizzato a livello desktop.

Alla base di un successo cosรฌ grande, sta in primo luogo la facilitร  di utilizzo che lo rende user-friendly cioรจ usabile e quindi piรน competitivo rispetto alle altre distribuzioni meno semplici ed intuitive del rivale di sempre: Windows.

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Ubuntu รจ infatti riuscito ad abbinare la storica stabilitร  e affidabilitร  del mondo Linux, in particolare della distribuzione Debian sulla quale รจ basato, con una interfaccia intuitiva e con una vasta libreria di driver disponibili per il riconoscimento di periferiche hardware.

La distribuzione, finanziata e supportata dalla societร  Canonical Ltd fondata da un imprenditore sudafricano, prende il nome da unโ€™antica parola africana in lingua Zulu che significa pressappoco "umanitร  agli altri", nome che ne rafforza il carattere etico, giร  insito in un software gratuito e liberamente modificabile.

Ubuntu รจ facilmente scaricabile dal sito in lingua italiana che contiene anche numerose informazioni divise in sezioni, tra le quali menzioniamo la sezione della documentazione e quella del forum, particolarmente utili ed aggiornate.

Nelle pagine che seguono ci occuperemo della versione desktop di Ubuntu, quella cioรจ adatta allโ€™utilizzo di tutti i giorni, per lavoro o per diletto, cercando di facilitare il primo approccio allโ€™utente che intende iniziare ad utilizzare questo sistema operativo.

Oltre alla versione tradizionale segnaliamo lโ€™esistenza di altre versioni "speciali" di Ubuntu come:

  • Xubuntu che utilizza un ambiente desktop leggero, indicato per pc poco potenti
  • Edubuntu versione con fini educativi, particolarmente adatta per lโ€™uso in ambito scolastico
  • Kubuntu che utilizza lโ€™ambiente grafico KDE al posto di GNOME presente nella versione Ubuntu di base

Da segnalare, infine, lโ€™esistenza di una apposita versione per server (Ubuntu Server Edition) particolarmente adatta per usi professionali (gestione di applicazioni web o di LAN aziendali).

Ogni nuova versione di Ubuntu รจ identificata da un numero progressivo e da un nome piuttosto originale; il rilascio avviene ogni 6 mesi. La versione attuale su cui viene scritta questa guida รจ la 9.04 e prende il nome di Jaunty Jackalope (Lepre Cornuta Disinvolta).

Installare Ubuntu

Dopo questa breve introduzione passiamo alla pratica. Dopo aver scaricato Ubuntu dal sito ufficiale, masterizzato lโ€™immagine ISO su un cd e inseritolo nel lettore. Riavviamo il pc dopo esserci accertati che il primo dispositivo di boot sia appunto il drive cd.

Ubuntu si avvia, selezioniamo la lingua italiana e visualizziamo un menรน di scelta: se รจ la prima volta che ci avviciniamo al mondo Linux รจ buona regola scegliere la prima opzione "Prova Ubuntu senza modificare il computer", tanto per dare un primo sguardo al sistema.

Una volta preso confidenza con Ubuntu, se soddisfatti, รจ necessario passare allโ€™installazione vera e propria. Riavviamo il pc e scegliamo lโ€™opzione "Installa Ubuntu":

Selezioniamo "Italiano" come lingua predefinita, impostiamo il nostro fuso orario (Regione: Europa > Cittร : Roma) e selezioniamo "Italy" come modello per la tastiera.

La schermata successiva (la piรน delicata) riguarda la gestione dello spazio su disco. A meno che non si abbiano particolari esigenze รจ possibile lasciare lโ€™impostazione predefinita cioรจ "Usare il disco intero", in caso contrario possiamo creare e gestire manualmente delle partizioni sul nostro hard-disk (scelta consigliata solo ad utenti avanzati).

Se sul pc รจ presente un altro sistema operativo Ubuntu si installerร  usando tutta la partizione che gli avete preventivamente dedicato; in caso contrario utilizzerร  lโ€™intero lโ€™hard disk, gestendo automaticamente tutto il processo. Per un corretto funzionamento รจ consigliabile dedicare ad Ubuntu almeno 15 Gbyte di spazio disponibile.

Durante il processo di installazione a sua volta Ubuntu crea una partizione principale di Root ("/", la partizione radice), e una partizione di Swap, per lโ€™utilizzo della memoria virtuale.

Lโ€™immagine qui sotto รจ riferita ad una condizione particolare, cioรจ il caso in cui Ubuntu viene installato come "macchina virtuale" con il software di virtualizzazione VMware:

Procediamo con lโ€™installazione e compiliamo i campi della schermata "Informazioni personali" come nella figura di esempio:

Da questo momento partirร  installazione vera e propria del sistema operativo, una volta terminata riavviamo il sistema, dopo aver aver rimosso dal drive il cd di installazione.

Inserire il proprio nome utente quando richiesto, come da immagine:

E, dopo aver premuto invio, la password scelta in precedenza:

Primo utilizzo e configurazione di base

A questo punto accediamo al sistema con lโ€™ambiente desktop predefinito GNOME. Lโ€™installazione รจ praticamente conclusa, manca soltanto lโ€™aggiornamento del sistema in lingua italiana.

Supponendo di avere il pc collegato via cavo o wireless ad un router Adsl con server DHCP attivato, il nostro Ubuntu prenderร  in automatico lโ€™indirizzo IP assegnatogli e sarร  immediatamente in grado di accedere ad internet e quindi di eseguire gli aggiornamenti della lingua insieme ad altri eventuali aggiornamenti fondamentali.

Clicchiamo quindi sulla barra dei menรน (che di default รจ posizionata sulla parte alta dello schermo ma che puรฒ essere trascinata sulla parte bassa o su uno dei due lati) alla voce "System", poi "Administration" e "Language Support":

Verrร  chiesta la password che concede i privilegi amministrativi (quella che abbiamo scelto durante lโ€™installazione); una volta inserita parte il download dei pacchetti di aggiornamento e lโ€™installazione. Terminati gli aggiornamenti e riavviato il pc, il nostro desktop avrร  un aspetto simile a questo:

Il sistema operativo risulta ora aggiornato e pronto per lโ€™utilizzo. Il consiglio per il principiante รจ quello di cominciare a prendere confidenza con il nuovo sistema visionando i vari menรน e apportando le prime semplici modifiche.

Una delle prime operazioni da fare puรฒ essere lโ€™impostazione della risoluzione desiderata, qualora si intenda modificarla. Per fare ciรฒ รจ necessario cliccare sul menรน "Sistema", "Preferenze" e "Visualizzazione" apportando le modifiche desiderate come visualizzato nelle figure seguenti:

Personalizzare lโ€™aspetto del desktop

Nella lezione precedente abbiamo visto come impostare la corretta risoluzione dello schermo. In questa breve lezione vedremo come personalizzarne lโ€™aspetto cambiando lo sfondo, il tema grafico, i caratteri ed altri elementi grafici.

Per effettuare tutte queste semplici personalizzazioni รจ sufficiente fare un clic con il tasto destro del mouse sulla scrivania (desktop), e selezionate "Cambia sfondo scrivania":

Si aprirร  la finestra di gestione delle "Preferenze dellโ€™aspetto" mediante la quale potremo fare diverse modifiche; per cambiare lo sfondo, ad esempio, selezioniamo lโ€™etichetta corrispondente:

Da questa finestra possiamo scegliere un nuovo sfondo tra quelli disponibili, oppure caricare unโ€™immagine personalizzata. Dal menu di selezione piรน in basso รจ possibile definire anche una preferenza circa lโ€™aspetto dellโ€™immagine (centrata, ingrandita, scalata, riempie lo schermo, ecc.).

Unโ€™altra impostazione interessante in tema di personalizzazione grafica del desktop รจ offerta dalla possibilitร  di aggiungere un salvaschermo. Per impostare o modificare il salvaschermo selezioniamo dal menu il percorso "Sistema", "Preferenze" e "Salvaschermo":

Si aprirร  una finestra dalla quale potremo scegliere il salvaschermo da utilizzare, vederne unโ€™anteprima ed impostare alcune opzioni (come, ad esempio, il tempo di inattivitร  per lโ€™avvio del salvaschermo).

File system e directory

Appena terminata lโ€™installazione notiamo che Ubuntu utilizza una gestione delle directory e delle periferiche diversa rispetto a Windows, la cui comprensione puรฒ risultare piuttosto difficoltosa ad un utente alle prime armi. Selezioniamo il percorso "Risorse", "Computer" come da immagine:

Clicchiamo su File System:

Questo il contenuto che ci verrร  mostrato:

Come potete notare in Ubuntu, come in tutte le altre distribuzioni di Linux, i dispositivi e le periferiche non sono identificati da lettere (es. C: disco rigido, D: lettore/masterizzatore cd, ecc..) come su Windows. Nei sistemi Linux i file, i dispositivi, le periferiche vengono gestiti dal sistema operativo come se fossero dei semplici file ed organizzati in cartelle. Ad esempio (vedi immagine qui sopra) allโ€™interno della directory Root ("/") troviamo tutto quello che abitualmente in Windows รจ reperibile sotto C:, cioรจ il contenuto del nostro disco, ma non solo! troviamo, infatti, anche una serie di collegamenti verso i dispositivi e le periferiche collegate al computer.

Nella directory "home" troviamo la directory personale dellโ€™utente con alcune sottodirectory come "documenti", "immagini", "scrivania" (quello che in Windows viene chiamato "desktop"):

Nella directory "/media/cdrom0" e "/media/floppy0" rispettivamente il lettore cd-rom e quello floppy.

Connessione di rete per lโ€™accesso a internet

Se non si dispone di un accesso wireless ad un modem/router o comunque non รจ possibile utilizzare un accesso automatico tramite DHCP, รจ necessario procedere alla configurazione manuale della scheda di rete del proprio pc in modo che questa sia in grado di comunicare con il modem/router e di connettersi a internet.

Vediamo di seguito un esempio per il caso in cui sia necessario utilizzare un cavo di rete che metta in comunicazione il pc, attraverso la scheda di rete, con il modem/router.

Selezioniamo il menรน "Sistema", "Preferenze" e "Connessioni di rete":

Selezioniamo la scheda di rete rilevata (Auto eth0) e clicchiamo sul pulsante "Modifica":

Quando richiesto inseriamo la password per ottenere i privilegi amministrativi. Nella nuova finestra selezioniamo "Impostazioni IPv4", "Manuale":

E configuriamo la scheda di rete:

Nellโ€™esempio della figura precedente abbiamo assegnato alla scheda di rete lโ€™indirizzo di classe C 192.168.1.10 con la classica maschera di sottorete 255.255.255.0 e il gateway 192.168.1.1, cioรจ il modem/router.

Abbiamo indicato poi un server DNS pubblico necessario per la navigazione in internet, in questo caso di Telecom. Il gioco รจ fatto e se tutto funziona come deve, siamo pronti per navigare in internet con Mozilla Firefox che troviamo pre-installato sul sistema (raggiungibile direttamente dalla barra di menu).

Configurare una stampante

Installare una nuova stampante locale (locale = stampante direttamente collegata al pc) su Ubuntu รจ una cosa molto semplice. Per prima cosa assicuratevi di aver collegato la stampante al computer e di averla accesa. La maggior parte delle stampanti vengono riconosciute e configurate automaticamente dal sistema; se la nuova stampante รจ stata riconosciuta appare unโ€™icona di stampa nellโ€™area di notifica e dopo qualche istante viene visualizzato un messaggio di conferma ("Stampante pronta per stampare").

Se la nostra stampante non รจ stata riconosciuta dal sistema possiamo procedere manualmente. Selezioniamo il percorso "Sistema", "Preferenze" e "Stampa" e facciamo clic su Nuova stampante. A questo punto possiamo provare a configurare manualmente la stampante specificando la porta ed alcune altre impostazioni relative alla stampante che si desidera utilizzare.

Con Ubuntu รจ anche possibile confugurare una stampante di rete, cioรจ una stampante non direttamente collegata al computer in uso ma alla rete di cui il computer fa parte. Il procedimento di installazione รจ simile a quello descritto per le stampanti locali, in aggiunta sarร  necessario specificare il protocollo utilizzato dalla stampante per comunicare, lโ€™host (il nome o lโ€™indirizzo IP della stampante di rete), il nome della stampante e le eventuali credenziali di accesso.

Una volta terminato il lavoro di configurazione possiamo testare la nostra stampante. Seguiamo sempre il percorso da "Sistema", "Preferenze" e "Stampa" e selezioniamo la stampante appena installata tra quelle eventualmente disponibili e clicchiamo su stampa pagina di prova che si trova nella scheda delle impostazioni della stampante.

Scrivere documenti e applicazioni per lโ€™ufficio

Ubuntu installa di default Open Office, un ottimo pacchetto di Office Automation simile per potenza e completezza a Microsoft Office. Gli applicativi installati sono Foglio di calcolo, Presentazione e Word processor, piรน Disegno per creare e modificare disegni. Per eseguirli selezioniamo il menรน "Applicazioni", "Ufficio":

In questa sede รจ impossibile descrivere il funzionamento di questi programmi, basti dire che, se il foglio di calcolo molto probabilmente non รจ allโ€™altezza di Microsoft Excel, il word processor รจ sicuramente al pari di Microsoft Word e addirittura superiore ad esso dal punto di vista di velocitร  e leggerezza.

Vediamo di seguito due funzionalitร  interessanti di questo software, ovvero la possibilitร  di salvare i documenti nei formati PDF e MS Word.

Con il word processor รจ possibile salvare i documenti in formato PDF dal menรน "File", "Esporta nel formato PDF":

Clicchiamo su esporta:

Assegnamo un nome al file e salviamolo sulla scrivania:

Unโ€™altra funzionalitร  interessante del word processor รจ quella che permette di salvare i file nel formato .doc di Microsoft Word in modo da rendere interoperabili le due applicazioni. Dopo aver scritto un documento, selezioniamo il menรน "File", "Salva con nome":

Diamo un nome al file, selezioniamo la cartella nel quale vogliamo salvarlo e il tipo di file "Microsoft Word 97/2000/XP doc", clicchiamo sul pulsante "Salva":

Clicchiamo sul pulsante "Mantieni il formato corrente" e creiamo cosรฌ il documento:

Installare nuovi programmi

La configurazione di base di Ubuntu comprende giร  una notevole quantitร  di programmi. Se intendiamo comunque aggiungerne altri (oppure rimuoverne alcuni) รจ disponibile un efficace strumento di gestione dei pacchetti chiamato Synaptic.

Per averne accesso selezioniamo "Sistema", "Amministrazione" e "Gestore pacchetti Synaptic":

Inseriamo la password amministrativa:

Cerchiamo e installiamo il pacchetto voluto tramite il form "Ricerca veloce" oppure cercandolo tra le varie sezioni del menรน a cascata sulla sinistra della finestra. In questโ€™ultimo caso รจ sufficiente selezionare il gruppo di nostro interesse per poi scorrere (sulla destra) lโ€™elenco delle applicazioni associate a quel gruppo:

Per ogni pacchetto possono essere compiute diverse azioni:

  • installazione;
  • aggiornamento;
  • rimozione;
  • blocco della versione.

Per scegliere lโ€™azione da eseguire รจ sufficiente cliccare sul nome del pacchetto. Una volta terminato fare clic su Applica; cosรฌ facendo Ubuntu scaricherร  e applicherร  i cambiamenti selezionati.

Aggiornare il software

Gli aggiornamenti dei vari pacchetti software di Ubuntu vengono rilasciati frequentemente, รจ buona norma quindi, ogni tanto, lanciare lโ€™upgrade.

Quando sono disponibili degli aggiornamenti, Ubuntu avviserร  attraverso un messaggio e unโ€™icona nellโ€™area di notifica; per effettuare lโ€™aggiornamento selezioniamo "Sistema", "Amministrazione" e "Gestore aggiornamenti":

In questo caso vediamo che sono presenti numerosi aggiornamenti:

Dalla finestra รจ possibile selezionare/deselezionare gli aggiornamenti di nostro interesse. Una volta effettuata la selezione รจ sufficiente cliccare sul bottone "Installa aggiornamenti". Una volta completato il download sarร  possibile chiudere la finestra. Taluni aggiornamenti potrebbero richiedere il riavvio del pc (in tal caso comparirร  un messaggio nellโ€™area di notifica).

Mantenere pulito il sistema

Utilizzando Ubuntu puรฒ rendersi utile lo strumento di pulizia del computer che rimuove file di configurazione e software non piรน necessari. Questa operazione contribuisce a rendere il sistema piรน leggero e veloce, riducendo lo spazio occupato su disco rigido.

Lo strumento in questione si lancia selezionando il menรน "Amministrazione", "Pulizia del computer":

Inserendo la password amministrativa e cliccando sul pulsante "Pulisci" nella nuova finestra. Nel caso visualizzato qui sotto non cโ€™รจ niente da rimuovere e il sistema risulta giร  pulito:

Qualora vengano rilevati elementi inutili questi verranno elencati nella finestra; allโ€™apertura tutti i pacchetti risulteranno selezionati ma รจ possibile deselezionare quelli che, per un qualsiasi motivo, non si desidera rimuovere. Una volta selezionati i pacchetti da eliminare clicchiamo su "Pulisci" ed il gioco รจ fatto.

Utilizzo del terminale tramite riga di comando

Un utente Ubuntu alle prime armi che utilizza il sistema in modo minimale e per semplici operazioni (navigare in internet, scrivere documenti, ecc..) puรฒ, forse, fare a meno di conoscere il terminale e la riga di comando per impartire istruzioni.

Alcune nozioni di base, tuttavia, si rivelano comunque utili qualora si intenda approfondire la conoscenza con Ubuntu verso un utilizzo piรน avanzato ed intensivo.

Se รจ vero infatti che, per le operazioni piรน comuni se ne puรฒ fare a meno, per altre piรน complesse, come ad esempio la configurazione di un server di qualsiasi tipo, รจ impensabile non utilizzare la shell (interprete dei comandi).

Vediamo quindi come svolgere alcuni semplici operazioni nella shell. Lanciamo la finestra del terminale selezionando il menรน "Applicazioni", "Accessori" e "Terminale":

Si apre una finestra che consente lโ€™esecuzione di istruzioni e comandi digitati da tastiera, piuttosto somigliante al prompt dei comandi di Windows, ma molto piรน potente:

La riga visualizzata sul terminale

francesco@ubuntu:~$

rappresenta in ordine:

  • "francesco", il nostro nome utente scelto con il quale stiamo lavorando;
  • "ubuntu", il nome della macchina, lโ€™hostname;
  • il simbolo della tilde, "~", indica che ci troviamo nella nostra directory personale, che ha lo stesso nome dellโ€™utente;
  • il simbolo del dollaro, "$", indica che stiamo utilizzando il sistema come utente normale, senza i privilegi dellโ€™amministratore quindi senza possibilitร  di modificare file di sistema o eseguire operazioni che ne modificano il comportamento.

Per visualizzare il contenuto della directory digitiamo dove lampeggia il cursore il comando "ls"

francesco@ubuntu:~$ ls

e premiamo il tasto "Invio" da tastiera.

Il risultato sarร  simile a questo:

Gli oggetti definiti in carattere blu rappresentano le directory, quelli in carattere nero i file. Proviamo ora a sportarci nella directory "Scrivania" digitando il comando

francesco@ubuntu:~$ cd Scrivania

(attenzione alle maiuscole e minuscole, Ubuntu, come tutti i sistemi Linux, รจ case sensitive!)

Il risultato sarร  questo:

Si nota che, spostandosi nella nuova directory, che รจ sottodirectory della precedente, tra il simbolo della tilde e quello del dollaro compare il nome della directory nella quale ci troviamo, in questo caso "Scrivania".

Digitando semplicemente il comando "cd"

francesco@ubuntu:~$ cd

ritorniamo alla posizione di partenza cioรจ ci posizioniamo nella radice della nostra directory personale:

Per uscire dalla shell sarร  sufficiente digitare il comando "exit".

Quelli che abbiamo visto sono alcuni semplicissimi comandi per muoverci allโ€™interno del file system (cd) e per visualizzare il contenuto di una cartella (ls). Nella lezione seguente vedremo di capirne meglio lโ€™utilizzo ed il significato.

Capire il terminale

Torniamo agli esempi della lezione precedente per cercare di capirne meglio il significato. Per prima cosa vediamo il comando cd che, come giร  accennato, serve per spostarsi allโ€™interno delle diverse cartelle del file system. Facciamo un esempio:

francesco@ubuntu:~$ cd /

digitando "cd" seguito da una slash ci spostiamo nella directory radice di tutto il sistema, la directory principale che contiene tutte le altre: Dal momento che non siamo piรน allโ€™interno della nostra directory personale o in una sua sottodirectory, il carattere tilde รจ scomparso.

Il secondo comando che abbiamo incotrato รจ ls

francesco@ubuntu:/$ ls

mediante il quale visualizziamo il contenuto della directory corrente (nel nostro esempio la root):

Nellโ€™immagine qui sopra potete notare che le scritte in output hanno diversi colori: i nomi in blu indicano le directory mentre quelli in celeste indicano i collegamenti ad altre directory o file.

Supponiamo ora di volerci spostare allโ€™interno di una directory specifica di cui si conosca il percorso; nel nostro caso ci sposteremo allโ€™interno della cartella personale che nel mio caso รจ "francesco" e si trova sotto "home":

francesco@ubuntu:/$ cd /home/francesco

Con questo risultato:

Si puรฒ anche tornare indietro nellโ€™albero delle directory, posizionandosi nella directory precedente (nel nostro caso "home&quot), con il seguente comando:

francesco@ubuntu:~$ cd ..

Eโ€™ importante prestare attenzione a lasciare uno spazio tra "cd" e i "..". Questo il risultato che mostra la nostra nuova posizione:

Per maggiori informazioni sui due comandi citati vi consiglio di dare uno sguardo a questa semplice lezione della guida Linux presente su questo sito.

Utilizzo amministrativo del terminale

Abbiamo giร  visto come da interfaccia grafica per ottenere i privilegi amministrativi ed eseguire operazioni o comandi di sistema sia necessario inserire la password.

Utilizzando il terminale รจ necessario digitare prima il comando

francesco@ubuntu:~$ sudo -s

e inserire la password (anche se a monitor non viene visualizzato niente i tasti premuti vengono comunque registrati).

Come da figura:

Si notano immediatamente dei cambiamenti. Il terminale (se lโ€™autenticazione รจ riuscita) ci risponderร :

root@ubuntu: /home#
  • lโ€™utente utilizzato non รจ piรน "francesco" ma "root", che in tutto il mondo Linux indica il "superutente" dai privilegi amministrativi (da non confondere con la directory radice "/" o con la sottodirectory "/root");
  • il simbolo del dollaro (normalmente posizionato dopo il percorso corrente) รจ stato sostituito da quello del cancelletto, "#".

Occorre fare attenzione quando si opera in questa modalitร  perchรจ รจ possibile fare tutto e quindi, inavvertitamente, anche danneggiare il sistema! Per questo motivo lโ€™accesso come root รจ vivamente sconsigliato agli utenti meno esperti e viene qui accennato a puro scopo didattico.

Alcuni semplici comandi da terminale

Per finire questo nostro breve excursus sulla shell di Ubuntu passiamo in rassegna alcuni semplici comandi di utilizzo comune, rinviando il lettore interessato ad approfondire lโ€™argomento alla lettura della semplice guida Linux disponibile su questo sito.

Pulire la finestra del terminale

Per ripulire la finestra della shell dai comandi inviati e dagli output ricevuti in precedenza รจ sufficiente digitare il comando clear:

root@ubuntu:/home# clear

La finestra tornerร  pulita:

Creare un nuovo file

Per crearea un file vuoto (chiamato "test") usiamo il seguente touch seguito dal nome del file che si desidera creare:

root@ubuntu:/home# touch test

Cancellare un file

Per eliminare un file si usa il comando rm seguito dal nome del file che si vuole cancellare. Supponendo di voler cancellare il file "test" creato in precedenza useremo:

root@ubuntu:/home# rm test

Creare una directory

Mediante il comando mkdir รจ possibile creare una nuova directory; supponiamo di voler creare una nuova cartella chiamata "prova"

root@ubuntu:/home# mkdir prova

Cancellare una directory

Per eliminare una cartella si usa il comando rmdir seguito dal nome directory che si vuole cancellare; supponiamo di voler cancellare la directory "prova" creata poco sopra:

root@ubuntu:/home# rmdir prova

Se il comando viene eseguito correttamente, nessun messaggio viene visualizzato.

Come giร  detto i comandi disponibili da riga di comando sono davvero tantissimi; digitando su tastiera si possono eseguire sia semplici operazioni (come quelle appena descritte) sia complesse configurazioni di sistema. La cosa migliore รจ quella di cominciare a prendere confidenza con lo strumento apprendendo e utilizzando gradualmente comandi sempre piรน complicati e raffinati.

Ricorrere al manuale

Uno strumento ci viene in aiuto per comprendere le funzionalitร  ed il possibile utilizzo dei comandi in dettaglio: il manuale. Per visualizzare il manuale di ciascun comando รจ sufficiente digitare man seguito dal nome del comando, ad esempio:

francesco@ubuntu:~$ man ls

In questo caso andremo a visualizzare la pagina del manuale del comando "ls":

che descrive il comando, i suoi utilizzi e le sue opzioni in modo dettagliato ed esaustivo.

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