Gestire correttamente i reindirizzamenti all’interno di un sito WordPress è un aspetto fondamentale per garantire una navigazione fluida agli utenti e mantenere inalterato il posizionamento sui motori di ricerca.
Prima o poi, capita a qualsiasi webmaster o blogger di dover affrontare situazioni come la rimozione di una pagina, la modifica di un permalink o la ristrutturazione dell’architettura del sito.
In questi casi, se non vengono impostati i giusti redirect, gli utenti potrebbero trovarsi di fronte a una pagina di errore 404, con conseguenze negative sia sull’esperienza di navigazione che sulla SEO del sito.
I reindirizzamenti, infatti, non solo evitano che il visitatore abbandoni il sito per colpa di un link non funzionante, ma comunicano anche ai motori di ricerca come Google la corretta destinazione dei contenuti aggiornati, preservando così il valore SEO delle pagine eliminate o spostate.
Implementare manualmente i redirect può essere complicato, specialmente per chi non ha competenze tecniche avanzate o non ha accesso diretto ai file di configurazione del server, come il .htaccess su Apache o le regole di riscrittura su Nginx.
Fortunatamente, WordPress offre una vasta gamma di plugin che semplificano enormemente la gestione dei reindirizzamenti, permettendo di impostarli con pochi clic e senza necessità di intervenire direttamente sul codice.
In questa guida, esamineremo i migliori plugin per gestire i redirect con WordPress, evidenziandone le caratteristiche principali e aiutandovi a scegliere quello più adatto alle vostre esigenze.
Indice
Cos’è un redirect e perché è importante?
Un redirect è un meccanismo che permette di indirizzare automaticamente un utente (e i motori di ricerca) da un URL a un altro. Questo sistema è fondamentale quando una pagina viene spostata, rinominata o eliminata, evitando che il visitatore finisca su una pagina di errore 404 – Not Found.
I redirect sono essenziali per due motivi principali:
- Migliorare l’esperienza utente – Se un utente clicca su un vecchio link, viene automaticamente reindirizzato alla nuova destinazione senza interruzioni nella navigazione.
- Preservare il posizionamento SEO – Google e gli altri motori di ricerca usano i redirect per capire che una pagina è stata spostata, evitando la perdita di traffico e l’eventuale deindicizzazione della vecchia URL.
Quando è necessario un redirect?
Vediamo alcuni casi pratici in cui è fondamentale impostare un redirect.
Cancellazione o fusione di pagine
Quando elimini una pagina o unisci più contenuti in un unico articolo, i vecchi URL diventano inutilizzabili. Invece di lasciare un errore 404, è consigliabile impostare un redirect 301 verso la nuova pagina più pertinente, preservando il valore SEO e offrendo un percorso logico ai visitatori.
Cambio di permalink
Se cambia piattaforma di pubblicazione o, più semplicemente, modifichi la struttura degli URL delle tue pagine o articoli (ad esempio, rimuovendo la data dall’URL o abbreviandolo), i vecchi link non saranno più validi. Un redirect 301 evita la perdita di traffico e assicura che i visitatori e i motori di ricerca vengano indirizzati alla nuova URL corretta del medesimo contenuto.
Cambio di dominio
Se sposti il tuo sito su un nuovo dominio, è essenziale impostare un sistema globale di redirect per reindirizzare tutto il traffico dalle vecchie pagine alle nuove equivalenti. Un redirect 301 a livello di dominio garantisce che utenti e motori di ricerca seguano la transizione senza perdere ranking o visibilità.
Passaggio da HTTP a HTTPS
L’uso del protocollo HTTPS è ormai obbligatorio per sicurezza e anche per la SEO. Dopo aver installato un certificato SSL, è necessario impostare un redirect 301 da HTTP a HTTPS per evitare contenuti duplicati e garantire che tutto il traffico venga indirizzato alla versione sicura del sito.
In tutte queste situazioni, i redirect sono essenziali per mantenere un sito funzionale, evitare la perdita di traffico e garantire una buona esperienza utente. Fortunatamente, grazie ai plugin di WordPress, la gestione dei reindirizzamenti diventa semplice ed efficace.
Diverse tipologie di Redirect e differenze in ottica SEO
I redirect non sono tutti uguali: a seconda del contesto e dell’obiettivo, bisogna scegliere la tipologia più adatta per garantire la migliore esperienza utente e il minimo impatto sulla SEO. Vediamo le principali differenze tra i vari tipi di redirect.
Redirect 301 (Permanente)
Il redirect 301 dovrebbe essere usato:
- quando una pagina è stata spostata in modo definitivo.
- quando si cambia il permalink di una pagina o di un articolo.
- quando si uniscono più contenuti in una nuova pagina.
- in caso di cambio dominio o passaggio da HTTP a HTTPS.
Il redirect 301 informa i motori di ricerca che la vecchia URL non è più valida e che il contenuto è stato spostato definitivamente altrove. In questo modo, la Page Authority e il valore SEO della vecchia pagina vengono trasferiti alla nuova destinazione, evitando perdite di ranking su Google.
Redirect 302 (Temporaneo)
Il redirect 302 dovrebbe essere usato in casi specifici:
- quando il reindirizzamento è solo momentaneo (es. pagina in manutenzione).
- quando si sta testando una nuova versione di una pagina senza alterare la SEO.
- per campagne pubblicitarie con URL temporanei.
A differenza del redirect 301, un redirect 302 indica ai motori di ricerca che la vecchia URL potrebbe tornare attiva in futuro. Di conseguenza, Google e gli altri motori di ricerca non trasferiscono il valore SEO alla nuova URL, rendendolo meno efficace per il posizionamento a lungo termine.
Buona parte dei plugin di WordPress per la gestione dei redirect consente di selezionare, di volta in volta, lo stato ottimale per ciascun rendirizzamento.
I migliori plugin WordPress per gestire Redirect
Redirection
Redirection è, probabilmente, il plugin più popolare per la gestione di redirect su WordPress. Il plugin in questione dispone di una miriade di funzionalità attraverso le quali è possibile gestire reindirizzamenti di ogni tipo, con stato 301 oppure temporanei. E’ anche possibile impostare redirect su base condizionale, cioè solo se si verificano determinate situazioni (ad esempio se l’utente è autenticato, ha un dato cookie, utilizza un certo browser, ecc.).
Redirection supporta le regular expressions, quindi è possibile creare pattern attraverso i quali generare complesse regole di reindirizzamento riguardanti una molteplicità di URL con una sola istruzione.
Redirection, infine, supporta un potente sistema di logging attraverso il quale registrare ogni informazione sui redirect come, ad esempio, il browser dell’utente, il referrer, ecc.
SEO Redirection Plugin
SEO Redirection Plugin è un ottimo plugin per la gestione dei redirect su WordPress, facile da usare e molto flessibile. Grazie a questo plugin, infatti, è possibile creare redirect 301, 302 o 307 e correggere eventuali errori 404 del sito web. Tra le caratteristiche di punta di questo plugin:
- possibilità di creare redirect con diversi stati HTTP
- statistiche sull’uso di ciascun redirect (numero di hit e dettagli ultimo accesso)
- possibilità di creare regole di redirect mediante l’uso delle wildcards (*)
- compatibile con siti multilingua gestiti con WPML
301 Redirects
301 Redirects è un plugin di per gestire redirect in WordPress che può essere facilmente utilizzato per creare reindirizzamenti con stato 301 o 302. Questo plugin consente, in pratica, di reindirizzare il traffico da certe URL ad altre in modo da poter gestire facilmente lo spostamento di contenuti o la loro cancellazione senza mostrare agli utenti le odiose pagine 404.
Tra i punti di forma di 301 Redirects segnaliamo la possibilità di gestire importazioni ed esportazioni dei redirects nonché il sistema integrato di statistiche che consente di conoscere quali sono i redirect più utilizzati.
Quick Page/Post Redirect Plugin
Quick Page/Post Redirect Plugin è uno dei plugin più utilizzati per gestire i redirect su WordPress. Essendo dotato di moltissime opzioni consente di implementare ogni tipo di redirect e di sodisfare svariate esigenze, anche le meno banali. Tra le caratteristiche più interessanti la possibilità di creare dei Quick Redirect, cioè specificare delle URL fittizie e specificare per ciascuna la reale pagina di destinazione: questa funzionalità risulterà, infatti, molto comoda quando si ha necessità di migrare un vecchio sito NON WordPress su WordPress avendo, così, la possibilità di preservarne le vecchie URL.
Purtroppo non è rivisto il supporto per le wildcards (*), pertanto non è possibile creare regole complesse di redirezionamento del traffico.
Simple 301 Redirects
Simple 301 Redirects, come lascia intendere il suo nome, è un plugin molto semplice attraverso il quale è possibile gestire redirect con stato 301, cioè redirezionamenti di tipo permanente. Questo plugin si rivela molto utile quando viene modificata la URL di una o più pagine del sito e si desidera preservarne non solo il traffico ma anche il posizionamento nei risultati di ricerca.
Easy HTTPS Redirection
Easy HTTPS Redirection è classificabile tra i plugin per la gestione dei redirect in WordPress ma presenta una particolarità: il suo utilizzo è limitato alla gestione del redirect delle URL con protocollo http alla corrispondente con protocollo https. Per l’utilizzo di questo plugin, quindi, è indispensabile aver installato un certificato SSL sul proprio sito web. In pratica, dopo l’installazione del certificato SSL; questo plugin sarà in grado di gestire, automaticamente, il redirezionamento delle vecchie URL http sulle corrispondenti URL protette dal protocollo https.
Conclusioni
I redirect sono molto più di una semplice soluzione tecnica: sono uno strumento strategico per garantire un’esperienza utente fluida, preservare il posizionamento SEO e ottimizzare la gestione del sito nel lungo periodo. Che si tratti di un cambio di permalink, di una ristrutturazione del sito o di un cambio dominio, sapere quando e come applicare i giusti reindirizzamenti è fondamentale per evitare cali di traffico e perdita di visibilità su Google.
Affidarsi ai plugin di WordPress per la gestione dei redirect permette di automatizzare e semplificare il processo, senza dover modificare manualmente file di configurazione o codice. Tuttavia, una gestione errata dei reindirizzamenti (come l’uso eccessivo di redirect in catena o il mancato utilizzo dei 301 quando necessario) può causare problemi di performance e indicizzazione.
Per questo motivo, il consiglio è di adottare un approccio consapevole: impostare i redirect solo quando strettamente necessario, scegliere sempre la tipologia più adatta alla situazione e monitorare periodicamente eventuali errori con strumenti come Google Search Console. Un sito ben organizzato e privo di link interrotti non solo migliora l’esperienza utente, ma rafforza la sua autorevolezza agli occhi dei motori di ricerca.