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Vendere la pubblicità sul proprio sito: breve guida per aspiranti editori on-line

Come funziona il mercato della pubblicità online? Domanda difficile alla quale non e facile rispondere… Il mercato dell’online advertising, infatti, e molto diversificato e non presenta molti elementi univoci. In questo articolo cercheremo, tuttavia, di fare un po’ di chiarezza e di dare risposta ad alcune delle domande frequenti di molti aspiranti editori online.

Quali sono i requisiti per vendere pubblicità sul mio sito?

Per prima cosa, ovviamente, bisogna avere un veicolo interessante da proporre. Un sito web che fa poche decine (o centinaia) di visite giornaliere molto difficilmente, infatti, potrà essere sfruttato economicamente come veicolo di pubblicità.

Non esistono delle regole standard, ma possiamo dire che per vendere spazi pubblicitari un sito deve avere le seguenti caratteristiche:

  • Un buon volume traffico (la quantità di traffico interessante varia anche e soprattutto a seconda dei temi affrontati dal sito: un sito di nicchia può essere interessante da un punto di vista pubblicitario anche con poche migliaia di utenti unici al mese)
  • Contenuti originali, interessanti, aggiornati con frequenza e di qualità (un sito pieno di "spazzatura" difficilmente sarà ritenuto idoneo ad ospitare annunci pubblicitari, anche se il traffico è elevato, infatti, difficilmente un inserzionista sarà interessato ad associare la propria immagine ad un sito "discutibile")
  • Autorevolezza e prestigio del marchio

Da un punto di vista legale e burocratico cosa devo fare?

Se il primo requisito è soddisfatto (sito web idoneo ad ospitare annunci pubblicitari), sarà necessario munirsi di una partita IVA, indispensabile per poter operare economicamente, ed adempiere ad alcuni obblighi burocratici come, ad esempio, l’iscrizione agli enti previdenziali, alla Camera di Commercio, ecc.

Per adempiere a tutti gli obblighi imposti dalla legge è sempre buona norma rivolgersi ad un commercialista.

Se avete una partita IVA ed un sito ben avviato, quindi, siete già a buon punto.

E’ necessario che il mio sito sia registrato al Tribunale come "testata giornalistica" per poter vendere gli spazi pubblicitari?

No, anche se circa l’obbligo di registrazione la questione, in Italia, è tutt’altro che chiara.

In che modo posso monetizzare i miei spazi?

Esistono diversi modi per monetizzare il traffico di un sito web. La prima cosa da capire è se si vuole fare da soli (strada difficile da percorrere) o si preferisce delegare il compito a terzi.

Nel primo caso sarà necessario dotarsi di strumenti ad hoc (tra cui un Adserver, cioè un software per la gestione ed ottimizzazione degli annunci sul sito) ed avere una buona conoscenza del mercato pubblicitario. Se si vuole fare da soli, infatti, sarà necessario saper predisporre un listino, contattare potenziali clienti, trattare la vendita degli spazi, gestire contratti e fatturazione… insomma, si tratta certamente di una strada difficile da percorrere soprattutto per chi si è affacciato da poco al mercato dell’online.

A chi posso affidare la gestione dell’advertising sul mio sito?

Anche in questo caso la risposta non e facile. Se siete i responsabili di un sito rinomato e ben trafficato una buona scelta potrebbe essere quella di affidare la raccolta pubblicitaria ad una concessionaria. Normalmente queste agenzie sono molto selettive nell’accogliere nuovi editori ed i criteri di selezione sono molto rigidi e riguardano la quantità e qualità del traffico nonché le caratteristiche editoriali dl sito web.

Se il vostro sito ha le carte in regola per poter essere accettato da una concessionaria, vi verra proposto di sottoscrivere un contratto di esclusiva mediante il quale la concessionaria si assume tutti gli oneri riguardanti la vendita e la gestione dell’advertising sul vostro sito in cambio, ovviamente, di una percentuale sugli utili. La durata di questi contratti, di norma, è di uno o due anni e prevede un vincolo di esclusiva a favore della concessionaria (la quale, pertanto, diventa interlocutore unico per chiunque voglia sponsorizzare le vostre pagine web).

Di seguito un elenco (in ordine alfabetico) di alcune concessionarie alle quali potresti valutare di affidare la raccolta pubblicitaria del tuo sito:

Non credo di avere i requisiti per affidarmi ad una concessionaria, quali altri strumenti posso utilizzare per gestire economicamente la pubblicità sul mio sito?

Lo strumento più utilizzato e, ovviamente, Google Adsense il programma pubblicitario di casa Google al quale può iscriversi chiunque abbia un sito web. La remunerazione offerta da Google è variabile (il meccanismo di vendita degli spazi è &quo;ad asta") e riguarda sia le impressions che i click generati.

Oltre ad Adsense esistono altri programmi, più o meno simili, che erogano annunci pubblicitari online, tra questi segnaliamo, per il mercato italiano: Simply di Dada, Aruba Media Marketing, Banner Virgilio e JuiceADV.

L’utilizzo di questi servizi ha il vantaggio di avere pochi vincoli (soprattutto non c’è alcun vincolo di esclusività!) e criteri di selezione degli editori decisamente "più blandi". In cambio, ovviamente, si ricevono di norma guadagni minori in quanto le pubblicità erogate vengono, normalmente, remunerate in modo minore (di solito si tratta di campagne low CPM o CPC).

Oltre a questi network, che offrono il vantaggio di delegare interamente tutto il lavoro concernente la vendita e la gestione degli spazi online, esistono diversi siti web che gestiscono programmi di affiliazione. In sostanza si tratta di centri dove vengono gestiti una molteplicità di programmi pubblicitari basati sul criterio dell’affiliazione: l’affiliato guadagna in base alle performances effettivamente generate per l’azienda affiliante. Normalmente i risultati sono misurati in termini di vendite (sales) ed iscrizioni (lead) prodotte. Per quanto riguarda l’affiliation marketing, i siti più autorevoli per il mercato italiano sono Tradedubler, Zanox, Clickpoint e PayClick.

Voglio fare da solo: come procedo?

Ok, i coraggiosi mi sono sempre stati simpatici. La strada da percorrere è tutta in salita… vendere pubblicità non è facile e necessità, oltre che di un ricco bagaglio di cosonoscenze specifiche, di una buona dose di intraprendenza ed una certa capacità di gestire le relazioni personali.

In un prossimo articolo vedremo, nel dettaglio, come procedere.

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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).

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