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PPC (Pay per Click) – Definizione ed esempi pratici

Il Pay per Click, o PPC, è un modello di remunerazione delle campagne pubblicitarie online. Quando si adotta un modello per click una campagna pubblicitaria viene pagata in base al numero di click da essa prodotta: in altre parole, tutte le volte che un utente clicca su un banner, un annuncio testuale o un link pubblicitario, l’inserzionista che riceve la visita paga un importo determinato in base agli accordi contrattuali presi con l’editore o l’eventuale intermediario.

Un esempio di campagna PPC a costo fisso

Volendo fare un esempio: supponiamo che l’inserzionista acquisti pubblicità sul sito di un editore e, con quest’ultimo, concordi una remunerazione basata sul Costo per Click, supponiamo altresì che l’importo pattuito sia di 0,30 Euro per ciascun click. A fronte di un volume mensile di 100 click, quindi, l’inserzionista dovrà versare 30 Euro (100 x 0,30 Eu) all’editore che ha generato il traffico.

CPC effettivo: quando il costo per click è variabile

Quello appena descritto è il caso più semplice di campagna Pay per Click ma, di certo, non il più frequente: all’interno delle piattaforme pubblicitarie (come Google AdWords) il CPC, infatti, non è un valore fisso ma variabile in base ad una serie di fattori tra cui, soprattutto, la concorrenza di molteplici inserzionisti per le medesime parole chiave. In situazioni come questa, quindi, il CPC non è costante ma variabile, oscilla cioè tra un CPC minimo ed un CPC massimo. In tutte queste situazione si parla, quindi, di CPC medio o CPC effettivo.

Fattori in grado di influire sul CPC effettivo in AdWords

Su AdWords gli inserzionisti possono impostare un CPC massimo ma non posso sapere, a prescindere, quale sarà il CPC effettivo che andranno a pagare. Ma quali sono i fattori in grado di incidere sul CPC effettivo pagato dall’inserzionista? I fattori sono molteplici, e sono:

  • concorrenza di altri inserzionisti per la medesima parola chiave (il sistema funziona ad “asta”);
  • la qualità del sito dell’inserzionista (ogni sito viene valutato da Google con un punteggio, più alto è questo punteggio e minore sarà il CPC richiesto da Google per occupare le prime posizioni);
  • utilizzo di funzioni avanzate come, ad esempio, le estensioni degli annunci (che, se opportunamente cionfigurate, possono aiutare a contenere il CPC effettivo);
  • corretta ottimizzazione delle parole chiave e della campagna in generale.
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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).

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