back to top

Google: penalizzazioni manuali ed algoritmiche, cosa sono e come uscirne

Leggendo sui vari forum di settore capita, piuttosto spesso, di imbattersi in discussioni convulse riguardanti presunte penalizzazioni da parte di Google con conseguente crollo del traffico proveniente dalle SERP di Big G (e relativo, ed inevitabile, mal di testa del webmaster del sito coinvolto).

Sul punto, tuttavia, credo sia necessario fare un po’ di chiarezza e distinguere tra ban e penalizzazioni, tra azioni manuali e algoritmiche, tra penalizzazioni e variazioni algoritmiche. Nel proseguo di questo articolo cercherò di fare un po’ di chiarezza sul punto. Cercherò, inoltre, di soffermarmi sulle possibili contromisure da adottare per uscire indenni da una penalizzazione di Google. Ma andiamo con ordine.

Ban e penalizzazioni

Questa è la distinzione più importante: dire "sono stato bannato da Google" significa che il proprio sito non è più presente all’interno delle SERP, nemmeno inserendo nel campo di ricerca il nome, la URL del sito oppure facendo una ricerca specifica per:

site:www.sito.com

Se non ci sono risultati restituiti possiamo dire che il sito è stato bannato. Questo tipo di azione da parte di Google è piuttosto rara e si verifica esclusivamente in presenza di fatti gravissimi. Tra le cause che possono portare ad un ban c’è l’utilizzo massivo di tecniche di SEO Black-Hat (come, ad esempio, cloacking, keyword stuffing,…), la diffusione di codici dannosi, ecc.

Quando si è in presenza di una penalizzazione, invece, non parliamo di un esclusione del sito ma di un suo declassamento all’interno dei risultati di ricerca potenzialmente pertinenti. L’entità di questo declassamento può essere più o meno "importante" a seconda della gravità del comportamente rilevato da Google.

Pertanto, se scopriamo che il nostro sito è passato dalla prima alla cinquantesima pagina di una data query non dovremo parlare di ban ma di una gravissima penalizzazione.

Azioni manuali ed algoritmiche

Un altra importante distinzione è tra le azioni manuali e quelle algoritmiche. Molto spesso si fa confusione tra questi due eventi mentre è molto importante riuscire a distinguere con precisione le cose.

Azioni manuali

Si è in presenza di un’azione manuale quando un responsabile di Google (un essere umano, quindi!) decide di intervenire nei confronti di un sito infliggendo un ban o una penalizzazione. Normalmente i ban sono sempre il frutto di un’azione manuale, le penalizzazioni, il più delle volte, no.

Fino a qualche tempo fa era, obiettivamente, difficile distinguere tra "manuale" ed "algoritmica" in presenza di una penalizzazione. Nell’ottica di un miglioramento della comunicazione coi webmaster – come auspicato da Matt Cutts – Google ha recentemente introdotto una modifica all’interno dei Google Webmaster Tools (GWT) che consente ai titolari dei siti web di conoscere eventuali azioni manuali inflitte nei confronti del sito.

In caso di una penalizzazione inflitta manualmente, quindi, vedremo arrivare sulla nostra dashboard un messaggio di avviso che ce ne indica la causa. Inoltre sarà possibile verificare, per ciascun sito presente all’interno della nostra console GWT, se sono presenti o meno delle azioni manuali.

La funzione Azioni manuali è presente nel menu Traffico di ricerca come potete vedere dallo screenshot qui sotto:

Se il sito non è stato colpito da nessuna azione manuale vedremo il seguente messaggio:

In caso contrario sarà indicata l’azione inflitta e le cause che hanno portato alla sua adozione.

Penalizzazioni algoritmiche

Si è in presenza di una penalizzazione algoritmica quando il declassamento nelle SERP non è accompagnato da alcuna segnalazione di intervento manuale. In questa circostanza il calo del ranking non è dovuto alla scelta di un essere umano ma al calcolo di un algoritmo che, sulla base delle sue istruzioni programmatiche, ha determinato un declassamento di un sito (o di specifiche pagine web).

Il motivo di tale declassamento puo essere vario e può dipendere da una molteplicità di fattori. In linea di estrema sintesi si è in presenza di una penalizzazione algoritmica quando il cervellone di Google rileva in automatico una violazione alle norme di comportamento a cui il buon ed onesto webmaster dovrebbe attenersi, anche dette le linee guida per i webmaster.

La penalizzazione algoritmica, quindi, è molto più subdola di quella manuale in quanto non si riceve nessuna notifica e non si conosce il motivo per il quale si è verificato il declassamento.

Uscire da una penalizzazione

Una volta ricevuta una penalizzazione, manuale o automatica che sia, il primo pensiero di ogni webmaster è "uscirne bene ed il prima possibile". Vediamo, quindi, come comportarci in questa sventurata eventualità.

In caso di penalizzazione manuale, come detto, si riceve una notifica su GWT (è indispensabile utilizzare gli strumenti offerti da Google e monitorarli con costanza) in cui ci viene spiegata la causa che ha determinato l’azione manuale. Conoscendo la causa, quindi, è possibile prendere le opportune contromisure. Se la violazione non è particolarmente grave, quindi, è possibile "cospargersi il capo di sale", porre rimedio (eliminando la causa che ha determinato la penalizzazione) ed avanzare una richiesta di riconsiderazione.

La richiesta di riconsiderazione è un messaggio (inoltrato sempre attraverso la console di GWT) in cui il webmaster spiega di aver capito l’errore e di averlo eliminato chiedendo, contestualmente, che Google provveda a rimuovere la penalizzazione inflitta.

Ovviamente non si può avere la certezza che la nostra richiesta venga presa in considerazione (ma se il fatto non è particolarmente grave le probabilità di un recupero sono buone) e, comunque, bisogna avere una certa pazienza: richieste di questo tipo possono richiedere anche diversi mesi prima di ottenere una risposta.

Nel caso di una penalizzazione algoritmica, invece, non si hanno indicazioni circa la sua causa ne tantomeno è possibile inviare una richiesta di riconsiderazione che sarebbe totalmente inutile… la risposta, in questi casi, è standard: Google ci comunica che non ci sono azioni manuali sul sito e quindi ci invita a studiare bene le regole per vedere se ne abbiamo infranta qualcuna!

Cosa fare, quindi, in presenza di una penalizzazione algoritmica? la prima cosa da fare è mantenere i nervi saldi e non iniziare a fare modifiche al sito a casaccio. In queste circostanze, infatti, ci vuole metodo e pazienza in quanto non si hanno indicazioni precise da seguire.

Innanzitutto è opportuno farsi un bel esame di coscienza: abbiamo attuato qualche trucchetto per scalare i risultati su Google? Testo nascosto? Sovraottimizzazione delle keyword? manipolazione dei link in entrata? ecc. Se la risposta è "sì" probabilmente abbiamo già individuato la causa del nostro problema. La sola cosa da fare, quindi, è eliminare "il trucchetto" e attendere che le cose vadano a posto;

Se ci siamo sempre comportati bene (attuando solo tecniche SEO di tipo White-Hat) allora la cosa si fa ancora più complessa:

  • la prima cosa da verificare e se negli ultimi tempi abbiamo fatto delle modifiche al sito (cambio di design, cambio della struttura delle URL, ecc.) che possono aver alterato lo status quo;
  • se non abbiamo effettuato alcuna modifica al sito è opportuno verificare che non ci sia un qualche malfunzionamento tecnico (dovuto, ad esempio, ad un degrado del server) che abbia determinato degli errori di scansione (errori 500 o 404) oppure un grave peggioramento delle performances (tempi di risposta);
  • se non riscontriamo nessun errore di questo tipo è consigliabile verificare che non sia cambiato qualcosa nei backlinks (ovvero nei link in entrata): una diminuzione di questo fattore (dovuta, ad esempio, alla rimozione di un link verso il nostro sito da parte di un sito web piuttosto importante), infatti, può portare ad una sensibile diminuzione del ranking;
  • se anche i backlinks sembrano essere più o meno inalterati è consigliabile verificare la qualità dei nostri link in uscita: se inavvertitamente abbiamo pubblicato un link verso un sito di bassa qualità, infatti, ciò potrebbe avere una seria ricaduta anche su di noi (questo rischio è elevato soprattutto quando è lasciata agli utenti la possibilità indiscriminata di pubblicare commenti o altri contenuti sul sito);
  • se tutti questi fattori non sembrano coinvolti è opportuno fare un’analisi generale sulla "qualità" del nostro sito e dei suoi contenuti: Google, infatti, è al lavoro per migliorare continuamente i propri algoritmi (vedi Panda) per premiare i siti di qualità a scapito di quelli che pubblicano contenuti copiati, troppo corti, con errori ortografici o comunque classificabili come "scadenti".

Ovviamente un percorso di questo genere non può prescindere da una scrupolosa analisi delle statistiche di accesso al sito e dei preziosi dati forniti da GWT, dati che ci aiuteranno a meglio comprendere la portata della penalizzazione ed il suo reale impatto sul nostro sito.

Penalizzazione o semplice cambiamento del ranking?

Un’ultima considerazione, infine, riguarda la possibilità che la diminuzione (o il crollo) del ranking sia dovuto non ad una penalizzazione ma ad un semplice cambiamento degli algoritmi di ranking.

Google, infatti, effettua continui cambiamenti ai propri sistemi al fine di perfezionare la sua "formula segreta" di classificazione dei siti web. Può essere, quindi, che uno di questi aggiornamenti si riveli svantaggioso per il nostro sito (e, conseguentemente, premiale per la nostra concorrenza).

In questi casi, tuttavia, non è corretto parlare di penalizzazione in quanto la caduta nelle SERP non è il frutto di una "punizione" (automatica o manuale che sia) ma sia il risultato di un diverso modo di valutare e classificare le pagine. In questa circostanza, quindi, non esiste alcune errore da correggere ma solo un diverso modo di Google di valutare il nostro lavoro… che ci piaccia oppure no.

Pubblicitร 
Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).

Leggi anche...

Ottenere la spunta blu su Gmail e implementare BIMI per la posta elettronica

Hai notato una spunta blu accanto al nome del mittente in...

Cancellare recensione negativa su Google: quando è possibile (e come fare)

Le recensioni online sono diventate una parte fondamentale dell'esperienza...

Cosa significa Referral? Cos’è e come funziona il referral marketing?

l termine "referral" รจ un termine angloasassone traducibile in...

Creare siti multilingua e multiregionali

A seconda della tipologia di attività che si desidera...

Quanto costa una campagna su Google Ads (ex AdWords)?

Vorrei fare una campagna su Google Ads (Google AdWords),...
Pubblicitร