back to top

Usare Nano: un semplice editor di testo per Linux

Nano è l’editor di testo da riga di comando predefinito e più usato con la distribuzione Linux Ubuntu. Evoluzione dell’obsoleto Pico, vecchio editor dei sistemi Unix che tra l’altro viene distribuito con una licenza che non gli consente di essere considerato un Software Libero, Nano si distingue dai più potenti e complessi editor del mondo Linux, come Vi e Emacs, per immediatezza e semplicità di utilizzo.

Passiando subito alla pratica vi informo che gli esempi che seguono in questo articolo sono stati realizzati con la distribuzione Ubuntu Desktop 9.04 "Jaunty Jackalope", l’ultima versione Ubuntu al momento della redazione dell’articolo, ma che sono presumibilmente validi per ogni versione di Ubuntu e per ogni distribuzione di Linux.

Iniziamo quindi immediatamente nel modo più semplice, creando ed editando da terminale un file nuovo chiamato, ad esempio, "documento" con Nano:

nano documento

Si avvierà immediatamente il programma aprendo il file vuoto appena creato, con un aspetto simile al questo:

Notiamo che la parte bassa dell’editor mostra la combinazione dei tasti per l’esecuzione dei comandi più comuni come salvare il contenuto, tagliare e incollare, editare la pagina della guida, uscire dal programma, ecc.. Ogni comando viene eseguito attraverso la pressione sulla tastiera del tasto Ctrl, indicato in Nano con il carattere dell’accento circonflesso "^", più la lettera associata. Ad esempio, premendo Ctrl+o e poi il tasto Invio per confermare il nome del documento, viene salvato il contenuto del file fino a quel momento inserito; premendo Ctrl+x si esce dal programma; il controllo ortografico Ctrl+t di default non funziona, vedremo dopo perchè.

Altri comandi vengono eseguiti utilizzando il tasto Esc. Ad esempio, per rimpiazzare un testo con un’altro usiamo la combinazione Esc+r; per marcare un testo ci posizioniamo con il cursore all’inizio del testo in questione e premiamo Esc+a; per giustificare il contenuto del file, Esc+j; ecc…

I comandi mostrati sono solo una piccola parte; per avere una panoramica generale lanciamo la pagina della guida con Ctrl+g:

Configurare e personalizzare Nano

Ma le funzionalità e le configurazioni di Nano non sono finite qui. Per personalizzarlo ed aggiungere funzioni utili si utilizza il file /etc/nanorc, eseguendo il comando:

sudo nano /etc/nanorc

Il file contiene già un gran numero di stringe di configurazione, molte delle quali sono commentate con il simbolo del cancelletto, "#". Togliendo o aggiungendo il simbolo del commento davanti alle stringhe abilitiamo o disabilitiamo tali funzionalità. Se vogliamo che venga mostrata costantemente la posizione del cursore (riga, colonna e carattere) decommentiamo:

# set const

l’effetto prodotto è il medesimo che si ottiene eseguendo la combinazione tasti Ctrl+c, però in maniera permanente.

Per abilitare il controllo ortografico nominato precedentemente (Ctrl+t) è necessario scaricare e installare il pacchetto aspell-it con il comando:

sudo apt-get install aspell-it

Successivamente decommentiamo la stringa

# set speller "aspell -x -c"

presente all’interno del file di configurazione /etc/nanorc.

Un’altra funzionalità interessante è quella che permette di abilitare la sintassi colorata se utilizziamo Nano come editor per linguaggi di programmazione o di scripting (C/C++, Java, Perl, Html, Python, ecc..). La parte finale del file /etc/nanorc contiene tutte le strighe commentate, ognuna delle quali riguarda un linguaggio specifico e fa riferimento ad un file nella directory /usr/share/nano nel quale sono indicati i colori predefiniti. Volendo, ad esempio, utilizzare l’editor per lo sviluppo di pagine web, può essere utile decommentare la direttiva

# include "/usr/share/nano/html.nanorc"

che abilita i colori per la sintassi html definiti nel file /usr/share/nano/html.nanorc, modificabile a piacimento:

Nella figura precedente vediamo che i colori predefiniti per la sintassi html sono il blu e il rosso.

Le modifiche apportate al file /etc/nanorc hanno valore per tutti gli utenti del sistema. Se vogliamo invece personalizzare per utente il comportamento di Nano, creiamo all’interno della directory /home dell’utente in questione il file nascosto .nanorc con il comando:

nano .nanorc

e popoliamolo con le stesse direttive e sintassi gia viste per /etc/nanorc.

Pubblicitร 

Leggi anche...

Linux: recuperare una partizione con GNU Parted o Gpart

A volte, nell'uso quotidiano del computer, possono capitare dei...

Differenze tra su e sudo in Linux

su e sudo, vengono considerati a torto due comandi...

Creare una lista dei programmi installati su Ubuntu (per effettuarne il ripristino)

In questo breve post vedremo come visualizzare tutto il...

Come svuotare la memoria Cache in Linux?

La memoria cache è stata creata perché, anche quando...

Installare un’interfaccia grafica su Ubuntu Server

Indipendentemente dalla versione di riferimento, il ramo principale della...

Creiamo un file server con Samba

La finalità di una rete locale di computer (LAN)...
Pubblicitร