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Cloud hosting, cloud server o private cloud? Scegliere la soluzione migliore

In questo articolo cercheremo di fornire al lettore una panoramica completa ed esaustiva circa i migliori servizi cloud dove poter collocare siti web ad alto traffico di ogni tipo, dimensione e complessità. Dopo aver chiarito alcuni concetti fondamentali che definiscono il “mondo del cloud” e le sue caratteristiche principali, passeremo in rassegna diverse tipologie di servizi specifici per il nostro settore, dai più semplici cloud hosting fino alle più complesse soluzioni di private cloud per la creazione di veri e propri data center virtuali.

La rivoluzione della nuvola

Da qualche anno la parola cloud è entrata prepotentemente nel vocabolario quotidiano di tutti noi. Questo è accaduto grazie alla pubblicità che ha sdoganato questo termine tecnico rendendolo d’uso comune e, pertanto, conosciuto anche ai “non addetti ai lavori”. Ma cos’è esattamente il cloud? A cosa serve? e perchè è così rivoluzionario?

Se siete dei lettori abituali di Mr.Webmaster sicuramente lo saprete già, tuttavia cercheremo di fare ugualmente una breve introduzione ad uso e consumo di chi ancora non sa (esattamente) quale sia la portata di quella che, da molti, è stata definita una vera e propria rivoluzione per il mercato dei servizi IT.

Cos’è il cloud?

Iniziamo col dire che il termine “cloud” non è un sinonimo di Internet, ne tantomeno può essere definito (in modo incredibilmente riduttivo) come la tecnologia che consente di salvare i dati su un “hard-disk remoto”. Questi false convizioni nascono dal linguaggio del marketing che, attraverso gli spot televisivi destinati al grande pubblico, ha veicolato messaggi estremamente semplici per far conoscere a tutti alcuni dei vantaggi di quel nuovo paradigma di erogazione di risorse e servizi informatici che prende il nome di “cloud”.

Col termine “cloud” (in italiano “nuvola”), infatti, si definisce un modello di fruizione ondemand di risorse informatiche di vario tipo, attraverso una semplice connessione ad Internet. Le risorse fruibili attraverso il cloud sono moltissime, ad esempio: spazio di archiviazione remoto (storage), risorse di calcolo (cloud computing in senso stretto), infrastrutture di Rete, applicativi pronti all’uso, ecc.

Volendo illustrare con un’immagine il funzionamento di un servizio cloud, potremmo pensare ad un insieme di moltissimi computer collegati tra loro e raggiungibili mediante una comune connessione ad Internet, attraverso la quale gli utenti possono fruire di svariati servizi e risorse come se si trattasse di un calcolatore unico e superpotente liberamente noleggiabile da chiunque ed in qualunque luogo e momento.

In pratica, molti dei compiti che siamo stati abituati ad affidare al nostro hardware possono essere gestiti mediante il cloud, il che consente – grazie ai modelli della sharing economy – di acquistare computer meno potenti (e costosi) nonché di risparmiare su software, servizi e competenze non più indispensabili.

Facciamo un esempio: se fino a qualche anno fa per archiviare grandi volumi di dati era necessario acquistare computer, hard-disk e sistemi di backup, oggi tutto ciò è possibile affittando un servizio di storage remoto. Il vantaggio è evidente: non è più necessario acquistare hardware, ne tantomeno acquisire le competenze per saperlo configurare e/o gestire.

Quali sono i vantaggi del cloud?

I vantaggi di questo nuovo modello di fruizione delle risorse informatiche sono numerosi e notevoli. Vediamo di riassumerli di seguito:

  • per prima cosa il cloud comporta una riduzione dei costi in quanto le aziende non devono più creare e gestire costose infrastrutture IT ma possono utilizzarle ondemand pagando esclusivamente il servizio realmente fruito: ciò comporta una drastica riduzione dei costi fissi e delle immobilizzazioni.
  • il cloud riduce gli oneri di gestione in quanto le aziende possono concentrarsi sul proprio business delegando ad altre aziende specializzate le attività di gestione delle infrastrutture IT: in questo modo non si ha la necessità di acquisire competenze informatiche specifiche per la creazione e manutenzione delle infrastrutture, essendo questi oneri delegati al service provider;
  • le dinamiche del cloud consentono alle aziende la massima flessibilità: i servizi vengono richiesti, fruiti e pagati solo quando sono realmente necessari con la massima libertà di espanderli o ridurli a seconda del bisogno del momento; in questo modo è possibile gestire in totale efficienza eventuali periodi di picco senza la necessità di allocare risorse fisse extra (cosa che dovremmo fare in caso di infrastruttura proprietaria) che finirebbero per restare inutilizzate per lunghi periodi di tempo;
  • il cloud garantisce elevati livelli di continuità del servizio: la struttura ridondata delle reti dei service provider garantisce livelli molto alti di continuità del servizio anche in presenza di guasti e malfunzionamenti;
  • il cloud consente la massima libertà di spostamento: i servizi sono fruibili ovunque attraverso una comune connessione ad Internet, in questo modo le aziende possono gestire i propri documenti, attività e servizi anche al di fuori delle mura dell’ufficio.

Le caratteristiche del cloud

I servizi di tipo cloud sono accomunati da alcune caratteristiche che ne definiscono gli aspetti essenziali. Ad avviso di chi scrive gli elementi caratterizzanti dei servizi cloud sono i seguenti:

  • Virtualizzazione e architettura Multi-Tenant – Ogni servizio cloud sfrutta risorse condivise ma è progettato per partizionare virtualmente tali risorse in modo da garantire elevate possibilità di personalizzazione nonché la privacy e la sicurezza dei dati di ciascun fruitore.
  • On Demand e Self-service – I servizi cloud devono poter essere richiesti autonomamente senza il necessario intervento di un tecnico o di un’amministratore della piattaforma: in questo modo il cliente ha la massima libertà di azione circa le risorse e/o i servizi di cui ha bisogno, i quali devono poter essere erogati immediatamente senza il diaframma di un intervento umano che, inevitabilmente, rallenterebbe i processi di fruizione.
  • Elasticità – I fruitori del servizio devono poter essere in grado di scalare il servizio (sia verso l’alto che verso il basso) in modo immediato al fine di poter far fronte ai bisogni del momento.
  • Accessibilità Universale – I servizi cloud sono solitamente accessibili da diversi luoghi, in diversi momenti e mediante una molteplicità di devices.
  • Consumi monitorabili – I servizi fruiti mediante il cloud devono poter essere misurabili in modo chiaro e trasparente sulla base di criteri temporali e/o a consumo, nell’ottica del modello pay-per-use in base al quale il servizio viene pagato in base al suo effettivo consumo.

E’ giusto precisare che quelle che ho elencato sono caratteristiche piuttosto comuni in molti servizi cloud, tuttavia il mercato è estremamente variegato e, pertanto, questo elenco non deve in alcun modo essere considerato tassativo.

Diverse tipologie di servizi cloud

Le tipologie di servizi cloud più comuni sono sostanzialmente tre:

  • Infrastructure as a Service (IaaS) – Gli utenti noleggiano risorse di elaborazione, storage, networking ed altri eventuali elementi forniti dal provider e fruibili mediante Internet, VPN o una connessione di rete dedicata. Sono i fruitori del servizio IaaS a doversi occupare della scelta e dell’installazione del sistema operativo nonché degli altri software necessari ai propri scopi. Questo tipo di servizi viene pagato in base all’uso delle risorse hardware dell’infrastruttura fisica del provider.
  • Platform as a Service (PaaS) – Gli utenti noleggiano una piattaforma informatica (composta sia da risorse hardware che software) pronta all’uso e fruibile mediante Internet, VPN o una connessione di rete dedicata. Gli utenti si devono occupare autonomamente dello sviluppo e/o dell’installazione delle applicazioni che intendono usare all’interno della piattaforma e pagano in base all’uso della piattaforma su base temporale, di risorse utilizzate nonché per eventuali licenze dei software pre-installati nel sistema.
  • Software as a Service (SaaS) – Gli utenti acquistano degli abbonamenti (di durata solitamente mensile o annuale) per accedere ad uno specifico software installato sui sistemi remoti: in questo caso, pertanto, sia l’hardware che il software sono di proprietà del provider, che li noleggierà come fossero un tutt’uno inscindibile, mentre l’utente si limiterà ad utilizzare quello specifico servizio senza alcuna possibilità di intervenire sull’ambiente hardware e software.

Come credo sia intuitivo, il livello di complessità dei servizi citati è calante: i servizi IaaS sono la forma più pura di cloud e richiedono elevate competenze sistemistiche da parte dei fruitori; i servizi di tipo PaaS rappresentano una sorta di middleware per lo sviluppo applicativo; i servizi SaaS, infine, sono la forma più semplice di cloud essendo il ruolo del fruitore quello del mero utilizzatore di un servizio già pronto all’uso.

Modelli di distribuzione del cloud

Abbiamo visto quali sono le caratteristiche tipiche del cloud e quali sono i diversi tipi di servizi cloud. Vediamo ora quali sono i modelli di distribuzione dei servizi, cioè dove questi sono erogati ed a vantaggio di chi.

  • Public Cloud (o Cloud Pubblico) – E’ il modello tipico di cloud computing: l’infrastruttura, la piattaforma, le applicazioni sono di proprietà del service provider, sono gestite dal service provider e sono condivise con più clienti, i quali vi possono accedere mediante Internet, pagando in base all’uso.
  • Private Cloud (o Cloud Privato) – E’ un modello particolare di cloud computing dove le risorse possono essere erogate da un service provider esterno oppure attraverso una infrastruttura proprietaria, ma in ogni caso si tratta di un ambiente cloud al cui interno può operare un solo soggetto. I motivi principali che portano un’azienda alla scelta di un modello di cloud privato sono la sicurezza e la privacy dei dati.
  • Community Cloud – E’ un modello particolare di cloud computing dove le risorse sono riservate ad un gruppo ristretto di soggetti che condividono alcune caratteristiche comuni. Anche in questo caso, come nel Cloud Privato, l’infrastruttura può essere di un service provider esterno oppure di una dei soggetti facenti parte del gruppo.
  • Hybrid Cloud – Si tratta di modelli di cloud che utilizzano differenti modelli di distribuzione, in parte privati ed in parte pubblici, mediante dei sistemi che consentono di condividere risorse e dati fra il data center privato e quello della cloud pubblica. Il Cloud Ibrido è una soluzione ottimale per quelle aziende che vogliono delegare la gestione di una parte delle informazioni e delle proprie elaborazioni all’esterno mantenendo all’interno quelle che ritengono più sensibili o strategiche.

Cloud e Web Publishing: facciamo chiarezza

Fino ad ora abbiamo visto quelle che sono le caratteristiche generali del cloud. Vediamo ora di fare chiarezza sul modo in cui i servizi cloud possano tornare utili ai gestori di siti web ed agli sviluppatori.

Nell’ambito del web publishing, i servizi cloud stanno acquisendo importanza sempre maggiore: se fino a qualche anno fa i titolari di siti web e servizi on-line di successo dovevano attrezzarsi con costosi server dedicati di proprietà, oggi il mercato è sempre più orientato verso proposte basate sulla “nuvola” come cloud hosting, cloud server o complessi virtual data center (VDC). Vediamo brevemente di seguito in cosa consistono questi servizi ed in che modo possono essere utili agli editori on-line ed ai gestori di servizi digitali:

  • Cloud Hosting: con questa terminologia s’intende un hosting di nuova generazione in cui il servizio è erogato mediante un public cloud, cioè non da un singolo server (fisico o virtuale) ma da un cluster di computer collegati in rete tra loro che forniscono il servizio di hosting ad una platea eterogenea di clienti. Come nell’hosting tradizionale non è necessario svolgere attività di tipo sistemistico essendo il sistema pronto all’uso e gestito interamente dal provider (si tratta di un servizio di tipo PaaS) ma, diversamente da questo, le risorse sono scalabili in base alle effettive esigenze.
  • Cloud Server: si tratta di veri e propri server virtuali dedicati (VPS) che vengono gestiti non all’interno di un singolo server fisico ma all’interno di una infrastruttura di public cloud; a differenza delle VPS tradizionali, i cloud server offrono la possibilità di scalare le risorse sia verso l’alto che verso il basso in base alle effettive esigenze del momento, inoltre, il sistema di creazione e di allocamento delle risorse è automatico e non è richiesto l’intervento manuale di un tecnico (in base al criterio dell’auto-provisioning).
  • Virtual data center (VDC): è una soluzione di private cloud di tipo IaaS dove il cliente noleggia un pool di risorse (potenza di calcolo, banda, storage,…) per poi configurarle a proprio piacimento per soddisfare le proprie effettive esigenze nell’ambito IT e creare le virtual machine di cui necessita.

Oltre ai servizi citati, i webmaster possono trovare nel cloud la risposta anche ad altri problemi comuni dei siti web quali il backup e lo storage di grosse quantità di dati sfruttando, rispettivamente, i servizi di cloud backup e cloud storage.

Le migliori aziende che offrono servizi cloud per webmaster e developer

Sono sempre di più i provider di servizi per internet che investono sul cloud per fornire, ai propri clienti, servizi innovativi ed affidabili. Come al solito, abbiamo selezionato per voi quelle che – a nostro avviso – sono le migliori aziende cui affidare il proprio business on-line nell’era della “nuvola”.

  • Aruba Cloud – offre svariate soluzioni cloud sia pubblico che privato nonché servizi quali backup e storage;
  • Seeweb – propone svariati servizi cloud tra cui Cloud Hosting, Cloud Server, Cloud DB, Object Storage e molto altro ancora.
  • Siteground – propone soluzioni di cloud completamente gestite;
  • Keliweb – propone differenti soluzioni di cloud hosting con pannello di controllo cPanel e backup compreso nel prezzo;

Aruba Cloud

Aruba Private Cloud

Aruba, azienda leader in Italia per la registrazione domini e la fornitura di servizi di hosting, da alcuni anni ha investito nel cloud ed oggi rappresenta la prima scelta per chi, nel nostro paese, decide di migrare il proprio sito, la propria applicazione o la propria infrastruttura IT sulla “nuvola” per beneficiare dei vantaggi di questo nuovo modello di erogazione di risorse e servizi informatici.

Attraverso il brand Aruba Cloud, infatti, Aruba offre svariati servizi pensati per far fronte alle più disparate esigenze di privati, professionisti, startup, PMI e grandi aziende, servizi accomunati da un elevato contenuto tecnologico e dalla solita convenienza che, da anni, contraddistingue il provider toscano. Vediamo, di seguito, i servizi fruibili attraverso Cloud.it:

  • Cloud VPS – Si tratta di server VPS che vengono attivati, in modo semplice ed immediato, all’interno dell’infrastruttura 100% cloud di Aruba. L’offerta Cloud VPS propone macchine virtuali preconfigurate secondo quattro taglie con caratteristiche tecniche crescenti, tutte basate su tecnologia VMware e con storage SSD.
  • Cloud Pro – E’ l’offerta professionale di public cloud targata Aruba che propone server VPS personalizzabili in ogni singola componente con tariffazioni a consumo orario e traffico illimitato.
  • Private Cloud – Il Private cloud di Aruba consiste in un servizio di tipo IaaS, che permette di creare Virtual Data Center (VDC) ad uso esclusivo del cliente, composti da risorse computazionali e di rete, che è possibile espandere o ridurre in tempo reale a seconda delle esigenze del momento. Il Private Cloud di Aruba Cloud prevede una modalità di pagamento mensile delle risorse prenotate a partire da 363,60 Euro/Mese.

Oltre a quelli menzionati, l’offerta targata Aruba Cloud si completa con altri servizi:

  • Cloud Backup – E’ un servizio che consente di creare backup automatici con cadenza oraria, giornaliera, settimanale oppure ad orari personalizzati. E’ possibile pianificare backup per intere macchine virtuali o server fisici (non necessariamente collocati presso Aruba) con qualsiasi sistema operativo, oppure per cartelle specifiche o singoli file. I dati vengono salvati – sfruttando i più rigidi protocolli di sicurezza – all’interno dell’infrastruttura cloud di Aruba, sono accedibili esclusivamente dal titolare dell’account e sono protetti da sistemi di criptaggio basati sullo standard AES.
  • Cloud Object Storage – Attraverso questo servizio è possibile creare e gestire spazi di storage in cui memorizzare i propri dati in totale sicurezza: i dati, infatti, vengono salvati in più copie, su diversi dischi e su diversi server garantendo, così, la loro integrità in ogni situazione. Il servizio prevede che i dati siano raggiungibili sia mediante il protocollo HTTP (via web) che FTP (in modo da poter creare percorsi di Rete dal proprio PC alla server farm di Aruba).
  • Cloud Monitoring – Attraverso questo servizio è possibile monitorare costantemente lo stato di un qualunque servizio di Rete, ricevendo notifiche via mail o SMS in caso di problemi.
  • Domain Center – Si tratta di un pannello di controllo attraverso il quale è possibile gestire, in modo centralizzato, domini e DNS.

Particolarmente interessate e meritevole di approfondimento, a giudizio di chi scrive, è il servizio di Private Cloud (vedi offerta) grazie al quale è possibile creare un vero e proprio data center virtuale ad uso privato. E’ bene precisare che trattandosi di un servizio IaaS, il Private Cloud di Aruba è stato pensato per una clientela di tipo Business e Enterprise che possiede tutte le competenze necessarie per poter gestire la propria infrastruttura IT.

Da un punto di vista infrastrutturale, l’offerta di Private Cloud si appoggia su una solida componente di networking ridondata con connessioni a 10Gbit/sec, hardware dotato di ridondanza e storage replicato al fine di garantire la massima sicurezza e continuità del servizio.

L’infrastruttura di virtualizzazione del Private Cloud di Aruba si basa sui prodotti VMware ed in particolar modo sulla piattaforma VMware NSX w sull’hypervisor VMware vCloud Director grazie al quale è possibile creare e gestire data center virtuali in totale autonomia e senza doversi preoccupare delle risorse hardware sottostanti: in questo modo il cliente è in grado di gestire autonomamente la propria infrastruttura modificando in qualsiasi momento le risorse in base alle proprie effettive esigenze.

La fatturazione del servizio è mensile ed è commisurata alla quantità di risorse che si decide di destinare al proprio data center virtuale: in questo caso i costi sono fissi (e non basati sull’effettivo consumo) in quanto le risorse vengono allocate in via esclusiva e quindi il loro costo viene addebitato a prescindere dal loro effettivo utilizzo.

Vediamo di seguito, in modo schematico, i punti di forza dell’offerta di Private Cloud targata Aruba:

  • possibilità di creare VDC strutturati su misura delle proprie esigenze (è possibile richiedere la consulenza di un esperto di Aruba per definire la soluzione più adatta);
  • possibilità di gestire in totale autonomia le risorse del proprio VDC effettuando upgrade o downgrade in base alle effettive contingenze;
  • semplicità di gestione grazie all’hypervisor VMware vCloud Director;
  • networking e hardware ridondati e storage replicato su data-center secondario;
  • possibilità di attivare il servizio di Disaster Recovery (basato sulla tecnologia Zerto) e Bare Metal Backup (bacup dati di tipo infrastrutturale);
  • uptime garantito del 99,95%;
  • traffico dati illimitato compreso nel prezzo;
  • assistenza 24/7 365 giorni all’anno.

Consigliato: Il Cloud di Aruba è un’offerta tra le più ampie e strutturate del mercato italiano ed offre soluzioni adatte ad ogni esigenza, a costi estremamente competitivi, sia per chi necessita di una piccola VPS che per le grandi aziende in cerca di un provider col quale allestire un vero e proprio data center virtuale.

Per maggiori informazioni:

Aruba S.p.A. – Tel.: 0575.05077 (informazioni pre-vendita) – Dettagli dell’offerta: www.cloud.it/private-cloud/caratteristiche.aspx

Seeweb

Seeweb Cloud Server

Seeweb, da diversi anni, ha investito sul cloud per offrire ai propri clienti servizi d’avanguardia a livelli d’eccellenza. Sul sito dell’azienda, infatti, è possibile navigare in un vasto catalogo di servizi cloud based che comprende Cloud Hosting, Cloud Server, Cloud DB, Object Storage e molto altro ancora.

Per chi è intenzionato a migrare il proprio sito all’interno della nuvola è possibile scegliere tra tre diverse soluzioni:

  • Cloud Server – Si tratta di un server virtuale dedicato su infrastruttura cloud e con storage SAN ad alta disponibilità. Il Cloud Server è liberamente configurabile in base alle proprie necessità: è possibile scegliere il sistema operativo, personalizzare la quantità di CPU, RAM e spazio su disco ed attivare una serie di servizi supplementari (come, ad esempio, firewall, backup, servizio managed, ecc.). Il costo va da un minimo di 28 Euro / Mese e comprende banda da 1 Gbps e 1.000 Gb / Mese di traffico dati.
  • Easy Cloud Server – E’ un servizio cloud on demand ideale per applicazioni che non richiedono infrastrutture di tipo Mission Critical ed è ideale per testing, sviluppo, staging e preproduzione. Sono disponibili 6 configurazioni con caratteristiche e prezzi crescenti che vanno da un minimo di 0, 017 Euro / Ora (pari a circa 12 Euro al mese) ad un massimo di 0, 133 Euro / Ora (pari a circa 96 Euro / Mese). Tutti gli ECS offrono banda da 100Gbps e traffico dati da 1 TB / Mese.
  • Cloud Hosting – Ideale per chi non vuole assumere l’onere di gestione di un vero e proprio server dedicato, ma intende comunque superare i limiti del classico shared hosting. Il cloud Hosting di Seeweb, infatti, è un prodotto dinamico dotato di caratteristiche e prestazioni che variano per adattarsi alle esigenze del sito e al traffico sviluppato. Offre 10 Gb di spazio su OS Linux, banda da 1 Gbps e 1000 Gb di traffico dati, backup incrementale e un IP dedicato al costo di 240 Euro / Anno.

Oltre alle citate soluzioni di public cloud, Seeweb offre la possibilità, ad enti ed aziende, di creare il proprio cloud privato sfruttando la potenza del Foundation Server, un server dedicato con performance molto elevate, realizzato con il miglior hardware disponibile, particolarmente adatto per creare infrastrutture di Private Cloud con VMware, Hyper-V, XenServer e OpenStack.

Altri servizi cloud disponibili su Seeweb sono:

  • Cloud DB – Si tratta di un servizio di database as a service MySQL, scalabile e replicabile geograficamente. E’ disponibile in tre versioni (small, medium e large) ad un costo orario che va da 0, 017 Euro fino ad un massimo di 0, 055 Euro.
  • Cloud Appliance – E’ possibile acquistare una serie di appliance per migliorare e/o proteggere la propria infrastruttura cloud. Tra i servizi disponibili: VPN, Web Accelerator, IP Failover, Load Balancer, Web Application Firewall, dDoS mitigation.
  • Cloud Object Storage – Consente di distribuire e archiviare grandi quantità di dati (come immagini, file multimediali e documenti) che è possibile gestire come se si trovassero in cartelle di un disco virtuale collegato al proprio server. Per 100 Gb di spazio e 1000 Gb di traffico dati, il costo è di 10 Euro / Mese.
  • Cloud Backup – Consente di effettuare il backup incrementale di qualsiasi computer (Desktop, Workstation, Server, Macchina Virtuale) su un sistema di backup di livello enterprise basato su IBM Tivoli Storage Manager. Per 100 Gb di spazio il costo è di 20 Euro / Mese.
  • Cloud Streaming – Consente di effettuare streaming ad alta definizione (MPEG-4, H264/AAC, VP6) e di trasmettere flussi multipli sia live che da file. Il costo del servizio è di 50 Euro / Mese comprensivo di 1 Gb di traffico dati.

Tutti i servizi proposti hanno un uptime del 99,90% garantito con SLA ed offrono assistenza 24x7x365 mediante sistema dei trouble ticket. Per i Cloud Server ed i Foundation Server è possibile optare per il servizio managed, mediante la sottoscrizione di un abbonamento Global Assurance o Prestige Assurance.

Consigliato: Seeweb offre servizi cloud d’eccellenza sia per chi è in cerca di soluzioni economiche per superare il classico hosting condiviso, che per chi desidera sviluppare complesse infrastrutture di private Cloud.

Per maggiori informazioni:

Seeweb S.r.l. – Tel.: 800.112825 – Dettagli dell’offerta:

Siteground

Siteground Cloud Hosting

SiteGround, una delle aziende leader a livello mondiale nella fornitura di servizi di hosting, propone soluzioni di cloud hosting (vedi offerta) pensate per chi ha l’esigenza di dover gestire siti web molto trafficati o complessi servizi online che necessitano di buone capacità di calcolo e RAM senza dover sostenere i costi di un server dedicato e con la tranquillità di un servizio completamente gestito.

Quando parliamo di cloud hosting, infatti, parliamo di un servizio PaaS dove il cliente ha l’unico onere di sviluppare e gestire il proprio sito web o il proprio servizio senza doversi preoccupare del sistema, fornito già pronto all’uso: da un punto di vista tecnico, infatti, il cloud hosting di SiteGround non è altro che una VPS pronta all’uso, fully managed e installata su un’infrastruttura cloud, cosa che la rende particolarmente veloce, sicura e facilmente espandibile in caso di necessità.

La qualità del servizio, basato esclusivamente su sistema operativo CentOS, è garantita anche dall’uso dei dischi SSD che offrono performance notevolmente superiori ai classici dischi magnetici.

Dal punto di vista della dotazione software, il cloud hosting di SiteGround è particolarmente ricco ed offre, tra le altre cose, il pannello di gestione cPanel e WHM (Web Hosting Manager) grazie al quale sarà possibile gestire, in modo semplice ed intuitivo, tutte le caratteristiche del servizio.

Il servizio è disponibile in quattro differenti taglie con caratteristiche e costi crescenti:

  • Cloud Hosting Entry: offre 1 CPU da 3.0GHz, 2GB di RAM, 20GB di spazio su disco e 5TB di banda passante. Il costo mensile è di 48 Euro (IVA esclusa);
  • Cloud Hosting Business: offre 2 CPU da 3.0GHz ciascuna, 2GB di RAM, 40GB di spazio su disco e 5TB di banda passante. Il costo mensile è di 64 Euro (IVA esclusa);
  • Cloud Hosting Business Plus: offre 2 CPU da 3.0GHz ciascuna, 3GB di RAM, 60GB di spazio su disco e 5TB di banda passante. Il costo mensile è di 80 Euro (IVA esclusa);
  • Cloud Hosting Enterprise: offre 4 CPU da 3.0GHz ciascuna, 4GB di RAM, 80GB di spazio su disco e 5TB di banda passante. Il costo mensile è di 112 Euro (IVA esclusa).

Vediamo di seguito le caratteristiche principali del cloud hosting di SiteGround:

  • tutte le potenzialità del cloud in un servizio totalmente gestito e semplice da utilizzare come un comune hosting condiviso;
  • possibilità di scegliere la taglia più adatta alle proprie esigenze e di passare alla taglia superiore in qualunque momento qualora il nostro business on-line lo richieda;
  • possibilità di scegliere tra ben 4 differenti data-center;
  • WHM & cPanel compresi nel prezzo;
  • backup giornalieri;
  • tutti i piani di cloud hosting comprendono un dominio gratuito,1 indirizzo IP ad uso esclusivo ed un certificato SSL;
  • assistenza VIP 24/7;

Consigliato: il servizio di cloud hosting proposto da SiteGround è consigliato a chi necessita di un servizio potente, veloce ed espandibile e non può (o non vuole) sobbarcarsi i costi e/o gli oneri di gestione di un tradizionale server dedicato. L’assistenza è velocissima e di ottima qualità e, per chi ancora non lo sapesse, dal febbraio 2017 è erogata anche in Italiano, da tecnici Italiani!

Per maggiori informazioni:

SiteGround.com Inc. Dettagli dell’offerta: www.siteground.it/cloud-hosting

Keliweb

Keliweb Cloud Hosting

Keliweb propone ai propri clienti una soluzione di cloud hosting (vedi offerta) ad alte prestazioni, pensato per clienti che necessitano di una soluzione economica e performante per sostenere siti web ad alto traffico. Anche in questo caso si tratta di un tipico servizio PaaS dove il cliente può disporre, diversamente da quanto accade con una VPS tradizionale, una piattaforma pronta all’uso e completamente gestita (esattamente come nel caso dell’hosting tradizionale).

Tutti i cloud hosting di Keliweb si basano su sistema operativo Linux e possono vantare dischi SSD e pannello di conrollo cPanel preinstallato.

La proposta di Keliweb si articola in quattro taglie predefinite:

  • CloudH1 – Prevede 20GB di spazio su disco, 4GB di RAM dedicata e la possibilità di ospitare fino a 5 siti web al costo di 24,90 Euro mensili + IVA;
  • CloudH2 – Prevede 30GB di spazio su disco, 6GB di RAM dedicata, IP dedicato e la possibilità di ospitare fino a 10 siti web al costo di 34,90 Euro mensili + IVA;
  • CloudH3 – Prevede 40GB di spazio su disco, 8GB di RAM dedicata, IP dedicato e la possibilità di ospitare fino a 15 siti web al costo di 44,90 Euro mensili + IVA;
  • CloudH4 – Prevede 50GB di spazio su disco, 16GB di RAM dedicata, IP dedicato e la possibilità di ospitare fino a 20 siti web al costo di 54,90 Euro mensili + IVA;

Vediamo di seguito le caratteristiche principali dell’offerta di cloud hosting proposta da Keliweb:

  • possibilità di avvalersi di una potente soluzione cloud senza rinunciare alla semplicità dello shared hosting tradizionale;
  • possibilità di effettuare upgrade o downgrade in ogni momento;
  • pannello di controllo cPanel per una gestione semplice e completa di tutte le caratteristiche del servizio;
  • backup completo ed automatico dei dati ogni 24 ore;
  • registrazione/trasferimento dominio incluso nel prezzo;
  • certificato SSL incluso nel prezzo;
  • ottimizzato per i più popolari CMS;
  • uptime garantito del 99,9%;
  • assistenza 24/7 via email o ticket.

Consigliato: l’offerta di cloud hosting di Keliweb è consigliata a chi è in cerca di un servizio performante a costi accessibili e senza l’onere di gestire in prima persona un server dedicato o virtuale.

Per maggiori informazioni:

Keliweb S.r.l. – Tel.: 800.974099 – Dettagli dell’offerta: www.keliweb.it/cloud-hosting/

Conclusione

Come abbiamo visto, grazie al cloud è possibile trovare una soluzione facile ed economica per siti web ad alto traffico e/o applicazioni on-line che richiedono performance e potenza di calcolo, senza essere costretti ad investire in hardware ed in competenze sistemistiche. La filosofia del cloud, infatti, prevede l’eliminazione dei costi fissi e la drastica riduzione delle competenze necessarie alla gestione delle infrastrutture IT, riducendo al contempo (grazie alla formula dei pay per use) il rischio di perdite economiche in caso di fallimento.

Alla luce dei vantaggi citati appare evidente come soluzioni quali cloud hosting e cloud server possano essere, sempre più, la risposta alle esigenze di webmaster, web-agency e sviluppatori in cerca di servizi performati ed economici per poter sviluppare il proprio business on-line.

Allo stesso tempo, ed in misura probabilmente maggiore, le soluzioni di private cloud si stanno rivelando come la scelta ideale per le aziende che desiderano sfruttare i benefici dell’IT senza dover investire in costose infrastrutture e competenze.

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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).

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