Cos’è un proxy? A cosa serve? Quando si usa? A questa ed altre domande daremo una risposta all’interno di questo articolo dedicato ai proxy partendo, ovviamente, dalla definizione di questo termine informatico.
Definizione di proxy
Il termine "proxy" è traducibile in italiano come "delegato", si tratta – in sostanza – di un apparato (fisico o logico) che svolge "un qualche compito" al posto del diretto interessato. Volendo dare una definizione più appropriata, il termine proxy, in informatica, identifica un server intermedio che si posiziona a metà strada tra il client dell’utente e il server web.
E’ importante evidenziare che il proxy – quando parliamo di reti di computer – è un elemento facoltativo della comunicazione tra client e server in quanto questi, normalmente, dialogano direttamente tra loro senza bisogno di alcun intermediario.
A cosa serve un proxy?
Quando nella comunicazione tra client e server si frappone un proxy ciò accade per volontà dell’utente, del gestore della rete locale o perché ritenuto necessario dal gestore del servizio remoto che si desidera contattare. Vediamo, di seguito, i principali motivi che possono portare, i diversi soggetti elencati, all’utilizzo di un proxy:
- l’utente che visita un sito web potrebbe utilizzare un proxy al fine di mascherare la proria visita (in questo caso il proxy è utilizzato per cercare di mantenere l’anonimato nella navigazione on-line) o per superare determinate "barriere" per l’accesso a determinati contenuti (ad esempio per superare eventuali vincoli geografici che impediscono di accedere a determinati siti web da alcune nazioni);
- il gestore di una rete LAN potrebbe far ricorso ad un proxy per abilitare l’accesso ad Internet per i client connessi alla rete locale (in questo caso si parla di forward proxy). In questo caso il proxy può essere utilizzato per filtrare gli accessi verso l’esterno al fine di tutelare la sicurezza della rete locale e/o impedire che siano visitate determinate tipologie di siti web (ad esempio, il gestore di una rete aziendale potrebbe predisporre un filtro per impedire che i dipendenti accedano a Facebook o YouTube durante gli orari di lavoro);
- il titolare di un servizio remoto potrebbe utilizzare un proxy (o, più correttamente, un reverse proxy) per due motivi:
- ottimizzare l’accesso alle risorse del server remoto: in questo caso il proxy viene utilizzato come se fosse una sorta di "cache", memorizzandovi una copia delle pagine e dei files richiesti in modo da poterli fornire velocemente e, soprattutto, senza dover effettuare altri accessi ai server di destinazione (alleggerendone, così, il carico di lavoro);
- proteggere il server remoto da attacchi informatici (firewall): il gestore di un servizio web potrebbe far ricorso ad un proxy per filtrare le richieste in entrata in modo da analizzarle prima di inviarle al server di destinazione.