In sede europea รจ stato proposto un nuovo regolamento dedicato alle batterie dei dispositivi elettronici e non che ha lo scopo di obbligare le case produttrici a commercializzare unicamente device dotati di componenti sostituibili per la ricarica. Se tale misura fosse approvata non si potrebbero piรน vendere, ad esempio, smartphone con batterie non rimovibili.
Cosรฌ come accaduto per lโintroduzione dellโUSB Type-C come connettore standard per i dispositvi in commercio, anche in questo caso lโobbiettivo รจ duplice: tutelare il consumatore, che non dovrร piรน sostituire il proprio device in caso di batteria non piรน funzionante, e diminuire la produzione di rifiuti elettronici a favore della sostenibilitร ambientale.
La portata di un intervento di questo genere supera il solo segmento mobile ampliandosi anche a tutte le componenti portatili utilizzate in ambito industriale, per lโalimentazione delle auto elettriche, per lโaccensione dei veicoli o qualsiasi altro mezzo di trasporto. Parliamo quindi di un settore particolarmente ampio e in continua espansione.
Il regolamento prevede inoltre che gli utenti debbano disporre di tutte le informazioni necessarie riguardo alle batterie che acquistano e che potrebbero utilizzare, per questo motivo lโidea sarebbe quella di introdurre dei codici QR nelle etichette da inquadrare per accedere a dati come per esempio la durata prevista, gli elementi chimici utilizzati e la potenza.
Una volta approvato il regolamento, vedremo in futuro in che forma, le aziende che producono batterie portatili avranno 3 anni di tempo per adeguarsi a quanto stabilito dallโUnione Europea. Questo significa che molto prima della fine del decennio diversi form factor basati sullโalloggiamento di batterie fisse potrebbero esser destinati a sparire.