Una svolta importante è in arrivo per Ubuntu 25.10: Canonical ha reso nota l’intenzione di sostituire le storiche GNU coreutils, scritte in linguaggio C, con le più moderne uutils, riscritte in Rust. La decisione sarà effettiva dalla versione successiva a Ubuntu 25.04 “Plucky Puffin”, attesa nei prossimi mesi.
La community di Ubuntu si scontra sulle licenze
Le coreutils sono fondamentali per qualsiasi sistema Unix-like. Forniscono infatti comandi base come ls
, cp
, rm
, echo
e cat
. Anche se spesso invisibili agli utenti che usano Ubuntu, costituiscono il cuore della riga di comando e dell’automazione di sistema. In pratica, rappresentano una parte cruciale del “GNU” in “GNU/Linux”.
La suite uutils, già in fase avanzata di sviluppo, è scritta invece in Rust e ha come obiettivo la piena compatibilità con le coreutils GNU.
Ma non si tratta soltanto di una questione tecnica, gran parte del dibattito si concentra infatti sul tema licenze. Le GNU coreutils sono distribuite sotto la licenza GPLv3, una copyleft che impone restrizioni sull’uso e la ridistribuzione. Le uutils adottano invece la licenza MIT che è molto più permissiva e compatibile con i modelli di sviluppo proprietari. Questo ha già portato a discussioni molto accese nella community della distribuzione, tanto da richiedere la moderazione del thread dedicato sul forum ufficiale di Ubuntu.
Canonical presenta oxidizr per gestire le nuove utility
A supporto della transizione Canonical metterà a disposizione degli utenti di Ubuntu uno strumento chiamato oxidizr che permetterà di attivare o disattivare globalmente le nuove utilità basate su Rust. Per installarlo è possibile fare riferimento al repository ufficiale di GitHub o utilizzare il package manager Cargo.
Grazie ad una migliore gestione della memoria rispetto a C, Rust dovrebbe garantire performance più elevate e un livello di sicurezza ancora più elevato.