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Sanità: anche la ricetta bianca sarà solo digitale

A partire dal prossimo anno, la tradizionale “ricetta bianca” cartacea, utilizzata quotidianamente da milioni di italiani per l’acquisto di farmaci a pagamento, sarà sostituita da prescrizioni digitali. Questa innovazione, introdotta nell’articolo 57 della legge di bilancio 2024, riguarda i medicinali di fascia C. Quelli non coperti dal Servizio Sanitario Nazionale e a carico del cittadino. In tale categoria rientrano ad esempio benzodiazepine, contraccettivi orali, paracetamolo, cortisonici e antibiotici.

Ricetta bianca anche tramite WhatsApp

Secondo quanto riportato da la Repubblica, tutti i medici saranno tenuti a utilizzare un sistema informatico per emettere queste prescrizioni, fornendo ai pazienti un codice univoco utilizzabile in qualsiasi farmacia. L’obiettivo è quello di migliorare il monitoraggio delle prescrizioni e alimentare il Fascicolo Sanitario Elettronico, centralizzando e rendendo più accessibili i dati.

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Con l’introduzione delle prescrizioni digitali anche per i farmaci a pagamento, e non solo per le “ricette rosse” riferite ai farmaci coperti dal servizio sanitario, i medici potranno inviare le prescrizioni direttamente ai pazienti tramite e-mail o applicazioni di messaggistica come WhatsApp. Facilitando la prosecuzione delle terapie senza la necessità di recarsi in ambulatorio.

I pazienti potranno poi ritirare i medicinali in qualsiasi farmacia, anche al di fuori della propria regione di residenza, e si ridurranno gli errori dovuti alla scarsa leggibilità delle ricette.

Questa innovazione permetterà anche un monitoraggio più dettagliato delle abitudini di lavoro dei medici, grazie a una raccolta dati più precisa che consentirà di valutare il numero di prescrizioni emesse da ciascun professionista. Sia gli specialisti che i medici di base saranno obbligati a utilizzare il sistema informatico o applicazioni specifiche per generare queste nuove prescrizioni digitali.

Le reazioni dei medici

Questa transizione avviene in un momento particolare per Sogei, l’azienda del Mef responsabile del sistema di prescrizione elettronica. Il sistema avrebbe registrato infatti dei malfunzionamenti tra il 4 e il 6 novembre, replicando alcuni problemi riscontrati a partire dal 15 ottobre. I medici hanno dovuto ricorrere quindi alle vecchie ricette cartacee o rimandare le prescrizioni dei pazienti.

Silvestro Scotti, segretario della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), avrebbe espresso dei timori sulla capacità del sistema di gestire un carico esclusivamente digitale. In altri casi si sarebbe fatto riferimento alle possibili difficoltà che i pazienti più anziani potrebbero affrontare nell’adattarsi a questo nuovo sistema.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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