Samsung: il prossimo smartphone si potrà arrotolare

Samsung è stata una delle prima aziende a scommettere sugli smartphone con display pieghevoli (foldable) ma forse si aspettava dei risultati commerciali migliori da questo particolare tipo di dispositivi. Altre aziende, come per esempio Huawei e Honor, sembrerebbero aver intercettato più efficacemente i gusti del pubblico. Come affermarsi in un mercato sempre più concorrenziale? Con un progetto ancora più innovativo: il lancio di smartphone con schermi “arrotolabili” (rollable).

Samsung: smartphone rollable entro il 2025

Secondo alcune indiscrezioni l’azienda sudcoreana potrebbe essere pronta a presentare il suo primo modello di smartphone con display rollable entro il prossimo anno. Si tratterà quindi di un device che l’utilizzatore potrà arrotolare, riducendone significativamente l’ingombro, e srotolare per visualizzare l’intera diagonale del display.

Questo concept dovrebbe consentire l’uso di un dispositivo dallo schermo particolarmente ampio, fino a 12.4 pollici in caso di “srotolamento” completo, che però potrebbe essere conservato in tasca quando non viene utilizzato.

Esso dovrebbe ereditare alcune caratteristiche dai pieghevoli già esistenti della stessa casa Madre. Come per esempio la componente ottica posizionata al di sotto del pannello che è brevettata da Samsung e che possiamo ritrovare sullo Z fold.

Le anticipazioni della compagnia

Come anticipato, per il momento non si ha alcuna conferma ufficiale di questo progetto e tutte le notizie disponibili sono dovute a dei rumor. Nel 2023, però Samsung presentò un display OLED che aveva la caratteristica di poter essere arrotolato. Successivamente circolò un leak secondo cui l’azienda avrebbe lanciato il suo primo smartphone rollable entro il 2025. Anche in questo caso la fotocamera sarebbe stata un componente UPC montato al di sotto del pannello.

Un’altra parziale conferma sarebbe arrivata il mese scorso da Chung Yi, responsabile della divisione di Samsung che si occupa dello sviluppo dei display. Anche in questo caso però da Seul non sarebbe arrivato alcun particolare riguardo alle tempistiche di produzione.

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