back to top

Mille artisti pubblicano un album contro la AI nella musica

Oltre mille musicisti britannici, tra cui artisti di spicco come Kate Bush, Tori Amos, Damon Albarn e Annie Lennox, hanno pubblicato un album silenzioso su Spotify intitolato Is This What We Want? per protestare contro le proposte del governo del Regno Unito che permetterebbero alle aziende di AI di utilizzare opere protette da copyright senza il consenso degli autori.

La proposta sulla AI nella musica del governo britannico

L’album, della durata di 47 minuti, è composto da 12 tracce con registrazioni in studio e spazi performativi vuoti. Ciò per simboleggiare l’impatto sulle vite degli artisti nel caso in cui le modifiche legislative proposte dovessero essere approvate. I titoli delle tracce formano la frase: The British government must not legalise music theft to benefit AI companies (“Il governo britannico non deve legalizzare il furto di musica a beneficio delle aziende di AI”). I proventi dell’album saranno devoluti all’organizzazione benefica Help Musicians.

Pubblicità

La proposta del governo consentirebbe alle aziende di AI di addestrare i loro modelli utilizzando materiale protetto da copyright senza necessità di un’autorizzazione. Questo a meno che gli autori non scelgano di escludere le proprie opere. Critici e artisti sostengono però che tale approccio potrebbe invertire il principio fondamentale del diritto d’autore e mettere a rischio la sussistenza dei creator.

La risposta di Londra

Ed Newton-Rex, compositore britannico e sviluppatore di AI, ha organizzato l’iniziativa dichiarando che la proposta del governo consegnerebbe il lavoro di una vita dei musicisti a compagnie private. Queste ultime potrebbero quindi sfruttare gratuitamente il lavoro degli artisti con un vantaggio competitivo indebito.

Oltre ai musicisti coinvolti nell’album, altri nomi come Paul McCartney, Elton John e l’autore Richard Osman hanno espresso preoccupazione riguardo alle modifiche proposte. Un portavoce del governo ha però affermato che l’attuale regime di copyright e AI del Regno Unito sta impedendo all’industria, ai media e all’intelligenza artificiale di realizzare il loro pieno potenziale.

È comunque in corso una consultazione pubblica per trovare un nuovo approccio che protegga sia gli interessi degli sviluppatori di AI che dei titolari dei diritti. Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa.

Iscriviti a Google News Per restare sempre aggiornato seguici su Google News! Seguici
Pubblicità
Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Leggi anche...

DeepSeek presenta un nuovo modello di AI

Gli sviluppatori di DeepSeek hanno reso disponibile un nuovo...

NVIDIA G-Assist ottimizza il PC con l’AI

Dopo la presentazione nel corso del Computex 2024, Project...

Ora GPT-4o crea e modifica le immagini

OpenAI presenta un'interessante novità dedicata all'intelligenza artificiale visiva con...

Google lancia Gemini 2.5, il suo modello AI più intelligente

Google DeepMind ha annunciato il rilascio di Gemini 2.5...

Hollywood si ribella contro le AI di Google e OpenAI

Oltre 400 personalità del mondo dello spettacolo tra cui...

Instagram testa i commenti creati dall’AI

Gli sviluppatori di Instagram, proprietà di Meta, stanno sperimentando...
Pubblicità