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Meta: nuovi test sul riconoscimento facciale contro le truffe online

Meta ha annunciato l’estensione del suo test internazionale sul riconoscimento facciale nel Regno Unito, chiaramente dopo aver ottenuto l’approvazione dei regolatori locali. Il programma, avviato nel corso dell’ottobre 2024, prevede l’implementazione di due strumenti. Una protezione contro le truffe basate sulle immagini di celebrità e una verifica tramite video selfie per aiutare gli utenti a recuperare gli account compromessi su Facebook e Instagram.

Meta combatte le truffe online con il riconoscimento facciale

La tecnologia contro il cosiddetto celeb bait, già implementata in altri paesi, utilizza il riconoscimento facciale per identificare e rimuovere annunci fraudolenti che sfruttano l’immagine di personaggi famosi. Essa permette di confrontare le immagini presenti negli annunci sospetti con le foto dei profili delle celebrità sui social di Meta. Se viene rilevata una corrispondenza e l’annuncio è classificato come potenziale truffa, quest’ultimo viene automaticamente rimosso.

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L’espansione in UK permetterà a un numero maggiore di figure pubbliche di usufruire di questa protezione, con notifiche in-app che consentiranno loro di aderire volontariamente al programma.

La verifica dell’identità tramite video selfie sarà disponibile invece per tutti gli utenti che necessitano di recuperare il proprio account. Meta ha ribadito che entrambe le funzioni sono opzionali e che i dati biometrici generati verranno eliminati immediatamente dopo l’uso. Senza essere impiegati per altri scopi.

Le implicazioni del riconoscimento facciale sulla privacy

Meta ha dovuto affrontare in passato numerose critiche legate al riconoscimento facciale. Nel 2024, ad esempio, accettò di pagare 1,4 miliardi di dollari per risolvere una causa legata alla raccolta inappropriata di dati biometrici. Già nel 2021, Facebook aveva accantonato il suo sistema di riconoscimento facciale per le foto, facendo riferimento a problemi di privacy e normative. Una parte di quella tecnologia, nota come DeepFace, sarebbe stata però conservata e potrebbe essere alla base degli attuali strumenti di Meta.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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