Durante lโevento intitolato "LโExport digitale per le Pmi: le opportunitร per il Made in Italy" di PWC sono state esposte alcune stime riguardanti lโesportazione dei prodotti del Made in Italy e il ruolo che avrร lโe-commerce nel futuro di questo settore. Le previsioni sono state formulate tenendo conto della pesante flessione registratasi nel corso del 2020 con un -15.3%.
La ripresa dellโexport dovrebbe iniziare giร nel corso dellโanno corrente grazie ad un incremento del 9.3% per un giro dโaffari pari a ben 461 miliardi di euro a livello globale. Se tale tendenza dovesse conservarsi anche negli anni a seguire si dovrebbero generare un +5.5% ne 2022 (487 miliardi) e un +4.8% nel 2023 (510 miliardi).
A dimostrazione di quanto il commercio elettronico sarร in grado di sostenere le esportazioni vi sarebbe il dato secondo il quale ormai, soprattutto in seguito alla modifica delle abitudini di consumo dovuta allโemergenza pandemica, il 79% dei consumatori a livello internazionale (+5% anno su anno) acquisterebbe beni e servizi in Rete.
La crescita delle esportazioni รจ legata anche ad una forte crescita degli acquisti tramite i device mobili
Contestualmente sarebbe divenuta piรน diffusa anche la propensione ad effettuare acquisti tramite smartphone (+45%), Pc (+41%) e tablet (+33%). Quella di recarsi nei negozi fisici rimarrebbe comunque unโabitudine consolidata per le spese giornaliere e settimanali (41% del campione), ma il 33% dei consumatori utilizzerebbe i device mobile anche per queste ultime (+7).
Per sfruttare lโincentivo al consumo tramite e-commerce sarร necessario puntare in particolare sulla velocitร e lโaffidabilitร delle consegne (fattore citato nel 42% dei casi), nello stesso modo risulterebbero particolarmente importanti la gestione ottimale dei resi, la facilitร di effettuare ricerche allโinterno di uno store online e la disponibilitร dei prodotti.