Clamorosa chiusura per i noti siti web MegaUpload e MegaVideo caduti sotto i colpi dellโFBI e del Dipartimento di Giustizia Americano. I due popolarissimi siti web, che secondo alcune stime avrebbero comportato danni per oltre 500 milioni di Dollari allโindustria del cinema e della musica, erano tra i piรน famosi punti di ritrovo dove scambiare contenuti protetti da copyright.
Le autoritร USA hanno provveduto, oltre alla chiusura dei servizi, ad arrestare Kim Schmitz โ fondatore dei due siti web โ e tre suoi collaboratori. Ora Schmitz, secondo alcune indiscrezioni, si troverebbe davvero in guai seri: secondo alcuni il fondatore di MegaUpload potrebbe passare il resto della propria vita in prigione. Le accuse, infatti, sono pesantissime e vanno dallโassociazione a delinquere finalizzata allโestorsione, al riciclaggio fino โ ovviamente โ alla violazione del diritto dโautore. Se i capi dโaccusa fossero confermati, i membri della crew di MegaUpload rischierebbero fino a 50 anni di carcere!
MegaUpload e MegaVideo erano, in realtร , nellโocchio del ciclone da qualche tempo ma i gestori del sito professavano tranquillitร : secondo Schmitz e soci, infatti, lโattivitร dei siti sarebbe sempre stata lecita in quanto si limiterebbe alla fornitura di un servizio per la condivisione di file che in nessun modo incentiverebbe la violazione del diritto dโautore altrui: "la stragrande maggioranza del traffico generato dal sito รจ legale. Siamo qui per restare", queste le parole apparse su MegaUpload alcuni giorni fa.
La notizia della chiusura dei due popolari siti web e dellโarresto dei Schmitz non ha tardato a suscitare la reazione della Rete. Un gruppo di hacker, forse legato alla crew di Anonymous, ha attaccato โ rendendoli inaccessibili โ i siti web del Dipartimento di Giustizia, della RIAA e di alcune etichette discografiche. Cโรจ da scommettere, inoltre, che a seguito di questa azione si alzerร ulteriormente il tono della protesta che da diverso tempo attraversa la Rete USA a causa dei del disegno di legge SOPA volto a combattere la pirateria on-line, protesta che potrebbe sfociare in clamorosi attacchi informatici.
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