Assoprovider, lโassociazione che tutela i diritti dei provider indipendenti di servizi Internet in Italia, ha deciso di presentare ricorso al Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) contro la multa ricevuta lo scorso aprile da AGCOM (Autoritร per le Garanzie nelle Comunicazioni) per "ostacolo ad attivitร di vigilanza" relativamente al cosiddetto Piracy Shield.
Al centro di numerose polemiche, questโultimo รจ in sostanza una piattaforma per il contrasto alla pirateria che permette di gestire automaticamente le segnalazioni riguardanti la trasmissione illegale di contenuti protetti da diritti dโautore, come per esempio le partite di calcio o altri eventi sportivi, consentendo di bloccarne rapidamente lo streaming.
Come sottolineato da Assoprovider in un suo recente comunicato, la sanzione sarebbe arrivata allโindomani del rifiuto da parte di AGCOM di mettere a disposizione gli accessi agli atti del Piracy Shield. Una richiesta che riguardava in particolare lโelenco dei provvedimenti di inibizione di accesso che in alcuni casi avrebbero colpito soggetti estranei alla pirateria.
A tal proposito Giovanbattista Frontera, presidente di Assoprovider, ha ricordato quelle che sono le posizioni di Assoprovider nei confronti del Piracy Shield, rimarcando come tale misura non possa essere ritenuta una soluzione valida al problema della pirateria e sostenendo il diritto dei cittadini di essere informati su scelte e provvedimenti legati allโesistenza piattaforma.
La sanzione di AGCOM ad Assoprovider sarebbe stata comminata per mancata comunicazione degli ISP (Internet Service Provider) iscritti, iniziativa che, appunto, รจ stata impugnata davanti ai giudici amministrativi. Lโassociazione aveva richiesto la lista dei provvedimenti di inibizione in quanto sul sito Web di AGCOM viene indicato il numero di blocchi coinvolti ma non i singoli indirizzi IP.