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Zuckerberg possibilista sul "Non mi piace"

Nel corso di una recente intervista Mark Zuckerberg, il fondatore del social network più grande della Rete, si sarebbe detto possibilista riguardo all’introduzione di un pulsante "Non mi piace" nella sua creatura; una funzionalità diametralmente opposta a quella che ha distinto maggiormente Facebook fin dai suoi primi anni.

In realtà il Golden Boy della Rete, sempre più "Golden" ma anche sempre meno "Boy" con il passare degli anni, avrebbe sottolineato di non essere particolarmente interessato all’argomento; da parte sua però egli si sarebbe dichiarato pronto ad ascoltare le proposte di coloro che da tempo richiedono tale funzionalità.

L’introduzione di un pulsante "Non mi piace" potrebbe però creare alcuni problemi sia dal punto di vista tecnico che da quello della gestione dell’utenza, non si dimentichi infatti che l’attuale piattaforma deve gestire i contenuti postati da circa 1.3 miliardi di persone e ogni scelta, per quanto piccola, potrebbe minare un equilibrio delicato.

Dal punto di vista degli sviluppatori tale operazione potrebbe non doversi esaurire con l’inclusione di un nuovo punsante, il "Mi piace" è per esempio collegato ad una sere di altre features che servono sia per i profili che per le pagine e che consentono di "misurare" il gradimento espresso per specifici contenuti.

Per quanto riguarda gli aspetti più strettamente "sociali" della questione, si dovrà tener conto del fatto che i social network non di rado diventano luoghi dove si sfoga facilmente l’aggressività degli utenti, motivo per il quale gli stessi iscritti dovrebbero essere comunque tutelati nel caso in cui un "Non mi piace" venga utilizzato in modo denigratorio.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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