Chi non dovesse accettare le nuove policy di WhatsApp riguardo al trattamento dei dati personali entrate in vigore lo scorso 15 maggio non subirร alcuna penalizzazione e potrร continuare ad utilizzare lโapplicazione come sempre, a confermarlo sarebbero stati gli stessi responsabili della piattaforma che fa parte del gruppo Facebook.
I vertici del gruppo avrebbero specificato che tale dietrofront sarebbe stato motivato da alcuni confronti avuti con le Authority per la privacy dei Paesi coinvolti e con esperti in materia, un riesame delle proprie posizioni che avrebbe portato lโazienda a non introdurre delle limitazioni che per diversi motivi si sarebbero potute rivelare controproducenti.
Evidentemente WhatsApp ha tenuto conto da una parte delle perplessitร espresse da alcuni garanti nazionali, quello italiano e quello tedesco in primis, dallโaltra ha guardato con preoccupazione il numero sempre crescente di iscritti raccolti da soluzioni alternative come Signal e Telegram considerate piรน rispettose dal punto di vista della riservatezza.
A tal proposito si ricorda che inizialmente lโapplicazione aveva previsto di introdurre pesanti restrizioni per coloro che non avessero accettato le nuove regole, come per esempio lโimpossibilitร di rispondere alle chat vocali e alle videochat cosรฌ come di consultare lโelenco delle conversazioni. In un secondo momento gli account sarebbero diventati inattivi.
WhatsApp รจ oggi un vero e proprio standard per le comunicazioni via smartphone, questo grazie ad unโutenza che conta oltre 2 miliardi di iscritti in ben 180 Paesi. Ogni giorno la piattaforma gestirebbe decine di miliardi di messaggi molti dei quali veicolati anche in ambito professionale grazie al servizio WhatsApp Business pensato per le imprese.