back to top

Web Tax, il G20 vuole una legge entro il 2020

I ministri delle finanze dei Paesi aderenti al G20 avrebbero raggiunto un accordo riguardo alla cosiddetta Web Tax, l’imposizione fiscale da tempo in fase di studio che dovrebbe costringere i grandi protagonisti dell’High Tech e del Web a pagare le tasse sulla base del regime fiscale di ciascun mercato in cui operano, indipendentemente dalla collocazione della loro sede legale.

L’attuale posizione comune farebbe riferimento ad un accordo che prevede di emanare normative specifiche entro il prossimo anno. Riuniti in Giappone presso Fukuoka, i titolari dei vari dicasteri nazionali avrebbero deciso di intervenire quanto prima per colmare un vuoto legislativo che starebbe creando condizioni di grave iniquità a danno delle imprese tradizionali.

A questo punto sarà necessario attendere la risposta, plausibilmente perplessa, di tutti quegli stati che praticando una fiscalità di vantaggio sono riusciti ad attrarre gli investimenti di diverse multinazionali estere. Tra questi ultimi vi sono per esempio l’Irlanda e il Lussemburgo, la cui prosperità economica dipende in gran parte dalla presenza in loco dei colossi di Internet e dell’alta tecnologia.

Stando a quanto dichiarato da Taro Aso, ministro delle finanze giapponese, per il momento le idee in seno al G20 sarebbero ancora molto vaghe. A sostenere la "linea dura" vi sarebbero soprattutto Gran Bretagna e Francia, convinte che le multinazionali dovrebbero essere sottoposte ad aliquote molto più severe di quelle praticate attualmente.

L’attuale strategia in merito si baserebbe sulla cosiddetta politica dei "due pilastri": da una parte la divisione dei diritti per tassare le aziende tra il paese di provenienza e quello in cui avviene la cessione di beni o servizi, dall’altra un’aliquota minima a livello globale da applicare anche nel caso di compagnie con sede in paradisi fiscali.

Pubblicitร 
Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Leggi anche...

Amazon Prime supporta i pagamenti con PayPal

Amazon ha introdotto una nuova funzionalitร  dedicata al programma...

Apple Intelligence in Italia nel 2025?

La Casa di Cupertino ha confermato che l'Apple Intelligence...

Lidl: diffidate dalle false pubblicitร  su YouTube

Lidl Italia, una delle piรน note catene della grande...

Samsung: il prossimo smartphone si potrร  arrotolare

Samsung รจ stata una delle prima aziende a scommettere...

Cercapersone esplosivi: nessun “attacco hacker”

Nella giornata del 17 settembre 2024 migliaia di cercapersone...

WhatsApp: utenti spiati con Whats Tracker

Il legame tra applicazioni e privacy รจ spesso conflittuale,...
Pubblicitร