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Videocall: donne più stressate degli uomini

Secondo una ricerca svolta dai ricercatori dell’Università di Göteborg in collaborazione con i colleghi dell’Università di Stanford su un campione composto da oltre 10.500 utenti, le donne trascorrerebbero mediamente più tempo degli uomini in videocall e usufruirebbero nel contempo di pause più brevi tra una comunicazione e quella successiva.

Tra la componente femminile sarebbe inoltre molto più diffusa l’ansia dovuta all’effetto specchio, il visualizzare la propria immagine attraverso uno schermo sapendo che essa viene mostrata anche ad altre persone, così come la sensazione di essere "intrappolati" fisicamente in una situazione dalla quale non è possibile uscire per volontà propria.

Considerando i 5 stati di affaticamento previsti dalla scala ZEF (Zoom Exhaustion and Fatigue), e cioè stanchezza generale, emotiva, sociale, motivazionale e visiva durante l’utilizzo della nota applicazione per le videoconferenze, il punteggio registrato relativamente agli uomini sarebbe del 6% contro i 14 punti percentuali delle donne.

Tra i comportamenti analizzati durante lo studio vi sarebbero anche le reazioni al cosiddetto iper-sguardo, considerato particolarmente stressante in quanto in grado di generare la sensazione di essere continuamente osservati. Esso sarebbe la norma durante le videochiamate ma nel caso della vita reale si manifesterebbe soltanto durante i rapporti sessuali o i litigi.

Per quanto riguarda invece il già citato "effetto specchio", esso sarebbe motivo di una costante autovalutazione che i partecipanti ad un videochiamata tenderebbero a tradurre in un giudizio da parte dei propri interlocutori. Questo genererebbe un livello di stress spesso immotivato (non potendo conoscere il pensiero degli altri utenti) e alla lunga logorante.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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