Una decina di stati USA avrebbero deciso di intentare una causa contro Google e Facebook per la loro posizione dominante nel settore dell’advertising online, tra le accuse formulate vi sarebbe anche quella di una collaborazione tra le due aziende finalizzata a limitare quanto più possibile l’ingresso di altri soggetti in questo mercato.
Si sarebbero così concretizzate le iniziative minacciate lo scorso anno dal procuratore generale del Texas Ken Paxton a cui si sarebbero uniti i colleghi di Arkansas, Idaho, Indiana, Kentucky, Missouri, Mississippi, North Dakota, South Dakota e Utah. In tutti i casi si tratta di stati il cui l’Attorney General è un esponente del Partito Repubblicano.
A questo punto Mountain View si trova nella situazione di doversi difendere su due fronti diversi nel suo stesso Paese, contro il gruppo guidato da Sundar Pichai vi sarebbe infatti anche un’altra azione antitrust che vede Colorado e Nebraska in testa agli accusatori. Non è quindi da escludere l’ipotesi che presto anche Menlo Park possa essere al centro di nuove offensive legali.
Google e Facebook si troverebbero a dover risarcire i danni per la loro posizione dominante nel settore dell’ADV online
Nel caso della diatriba che vede coinvolte entrambe le compagnie il rischio potrebbe essere quello di dover pagare un risarcimento anche molto oneroso in favore dei denuncianti, tutti stati per i quali le proprie imprese avrebbero subito un danno dall’esistenza di 2 sole realtà che controllano da sole la quota parte maggioritaria della pubblicità online.
Tra le altre richieste vi sarebbe anche quella di obbligare le Big Company portate in tribunale a rinunciare a parte dei propri asset, ma da parte sua Google avrebbe già annunciato la propria linea di difesa sottolineando di aver avuto un ruolo fondamentale nella diminuzione del prezzo dell’advertising e nel permettere a milioni di aziende di pubblicizzarsi in Rete.