Mashable ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio condotto dai ricercatori della survey house Statista, la ricerca ha riguardato i siti Web che (indipendentemente dallo loro natura) vengono bloccati più spesso in azienda per negarne l’accesso ai dipendenti.
Al primo posto, ma c’era d’aspettarselo, troviamo naturalmente la creatura di Mark Zukerberg, Facebook verrebbe infatti bloccato nel 19.4% dei casi; il distacco con il secondo "miglior" piazzato non è però particolarmente importante, Twitter infatti avrebbe riportato una percentuale pari a 15.1 punti.
La in questo caso non ambitissima medeglia di bronzo sarebbe stata invece appuntata sul petto di YouTube (13.7%), mentre subito fuori dal podio farebbe la sua comparsa Pinterest (11.2); segno che quest’ultimo sarebbe ormai divenuto una realtà importante del Web a stelle e strisce.
LinkedIn, al quinto posto, avrebbe riportato il 9.7%, una quota parte che da sola è superiore a quella ottenuta da tutti i più noti Webmail messi insieme (GMail, OutLook, Yahoo..) con il 9.3%; chiudono la "Top 8" gli altri social media (10.9% nel complesso) e gli altri siti Internet (4.6%).
