Google Voli e Google Hotel sono due servizi di Mountain View che permettono di effettuare ricerche e prenotazioni per i propri viaggi. Essi fanno riferimento a settori in cui il gruppo californiano ha cominciato a lavorare attraverso delle partnership con operatori specializzati, ma secondo l’Unione Europea non sarebbero privi di caratteristiche dannose per i consumatori.
Entrambe le piattaforme fanno parte del progetto Google Travel che ha l’obbiettivo di estendere l’utilità delle ricerche, grazie a quest’ultimo gli utenti non trovano soltanto informazioni utili per i propri spostamenti ma possono procedere da subito con l’acquisto di biglietti aerei o con la scelta degli alberghi confrontando le varie offerte disponibili.
A parere dei regolatori europei, e di quelli di alcuni stati membri come per esempio Belgio e Paesi Bassi, il meccanismo utilizzato da Google Voli e Google Hotel per proporre i risultati delle ricerche non sarebbe del tutto trasparente. Tale presa di posizione sarebbe motivata in particolare dal modo in cui vengono presentati i prezzi dei prodotti.
In questi infatti non sarebbero comprese le tasse e le commissioni, nello stesso modo apparirebbe poco chiaro il sistema utilizzato per la scontistica in quanto dovrebbero essere indicati anche i prezzi di base a cui vengono applicati gli sconti. Sulla base di tali considerazioni il gruppo guidato da Sundar Pichai avrà due mesi di tempo per apportare le modifiche richieste dalle autorità di controllo.
Per l’azienda il rischio in caso di mancato adeguamento è naturalmente quello di incorrere in sanzioni che potrebbero essere anche particolarmente severe, da parte sua Google avrebbe assicurato di essere pronta a collaborare con le istituzioni locali, le associazioni in difesa dei consumatori e la Commissione Europea per rendere i suoi servizi più trasparenti.
