Secondo una stima formulata da Bcg per Etno e pubblicata nel report "Connectivity and Beyond: How Telco Can Accelerate a Digital Future For All" sarebbero necessari investimenti per almeno 300 miliardi di euro al fine di portare le connessioni in 5G e in banda ultralarga a tutti i cittadini europei entro il 2027. Tra gli effetti benefici previsti vi potrebbe essere anche la creazione di 2.4 milioni di posti di lavoro in 4 anni.
Etno (European Telecommunications Network Operators) è l’associazione che rappresenta gli interessi dei provider TLC nel Vecchio Continente, secondo i suoi esponenti i capitali necessari alla diffusione delle infrastrutture per il 5G e la fibra ottica in tutto il territorio dell’Unione non potranno arrivare senza il necessario stimolo istituzionale.
Se tale obbiettivo dovesse essere raggiunto il PIL (Prodotto Interno Lordo) europeo potrebbe registrare un incremento pari a 113 miliardi di euro all’anno, nel contempo si avrebbero dei vantaggi anche dal punto di vista ambientale con una riduzione delle emissioni di ossido di carbonio del 15% dovuta in particolare ad una nuova organizzazione delle città e dei trasporti.
L’idea dovrebbe essere quella di investire non meno di 40 miliardi all’anno per il cablaggio di scuole e piccole e medie imprese, considerando poi l’intera dotazione richiesta le spese dovrebbero essere distribuite equamente tra 5G e banda ultralarga destinando 150 miliardi di euro a ciascun settore. Il solo aggiornamento delle infrastrutture digitali scolastiche richiederebbe circa 14 miliardi l’anno, 26 per le imprese.
Ad oggi in Europa ben il 60% dei bambini di età inferiore ai 9 anni studierebbero in scuole dotate di infrastrutture digitali limitate o assenti, mentre l’83% delle PMI non farebbe ancora ricorso a soluzioni Cloud per i propri processi di business, si tratta di ritardi che pesano sul sistema economico degli Stati membri ma che nascondono anche potenziali di crescita che dovrebbero essere assecondati.