Ad oggi l’abbonamento alla formula Twitter Blue costa 8 dollari al mese per chi utilizza il servizio tramite il sito Web del social network e 11 dollari per coloro che preferiscono invece le applicazioni per Android e iOS. è inoltre possibile avvalersi di uno sconto sostanzioso (il 30%) se si decide di pagare un intero anno in un’unica soluzione.
Questa opzione, per ora attiva soltanto in Australia, Canada, Gran Bretagna, Nuova Zelanda e USA, permette di accedere ad alcune funzionalità esclusive come per esempio la verifica del profilo ma non blocca la visualizzazione della pubblicità. Chi ha sottoscritto il servizio vedrà invece la metà dell’advertising mostrata ad un utente standard.
Secondo Elon Musk, oggi unico proprietario dell’azienda che fa capo alla piattaforma, anche il 50% potrebbe essere però troppo. Per questo motivo starebbe valutando l’ipotesi di introdurre un nuovo piano tariffario, più costoso rispetto agli altri, per chi vuole utilizzare il Sito Cinguettante senza visualizzare neanche un annuncio pubblicitario.
Il lancio di Twitter Blue nella forma voluta dal miliardario sudafricano risale appena al 12 dicembre dello scorso anno, quindi è difficile stabilire quali possano essere stati i risultati dal punto di vista della monetizzazione. Twitter ha comunque bisogno di nuove modalità per generare entrate anche in considerazione del fatto che molti inserzionisti hanno rinunciato ai loro investimenti.
Non è quindi un caso che qualche giorno fa lo stesso Musk abbia deciso di bloccare quasi tutti i principali client Twitter di terze parti, questi ultimi infatti permettono di accedere agli aggiornamenti della piattaforma e di visualizzarne i contenuti senza l’advertising. Milioni di utilizzatori si sono quindi trovati nell’impossibilità di utilizzare tali servizi.
