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I timori delle aziende per la sicurezza dei dati nel 2016

Secondo una rilevazione recentemente condotta da CoSoSys, una delle maggiori preoccupazioni per le aziende che desiderano proteggere i propri dati è rappresentata dal Cloud, un settore il cui mercato potrebbe crescere dai 18.87 miliardi di dollari del 2015 ai 65.41 miliardi nel 2020. Mail, Applicazioni e dispositivi connessi sono ormai diffusi e le informazioni scambiate renderebbero le aziende sempre più vulnerabili.

A sucitare i timori delle imprese sarebbero anche attività come il file sharing e l’utilizzo dei social media, soprattutto a causa della rapida diffusione di upload e download di file tra collaboratori. Parliamo in buona parte di pratiche non autorizzate dai vertici delle aziende che dovrebbero essere limitate tramite soluzioni per la Data Loss Prevention.

Lo Shadow IT, cioè l’impiego non autorizzato di applicazioni e device, preoccuperebbe il 71% dei dirigenti per via del fatto che servizi non controllati potrebbero causare problemi anche seri per quanto riguarda la sicurezza. Ben il 72% degli impiegati utilizzerebbe servizi di file sharing non consentiti, mentre il 7% delle aziende che non adotta il Cloud sarebbe consapevole che lo Shadow IT utilizza indirettamente il Cloud al proprio interno.

Negli Stati Uniti una persona su 5 possiederebbe un dispositivo wereable e per il 2019 sarebbe stata prevista la vendita di 148 milioni di nuovi esemplari. 860 utenti su mille sosterrebbero che le tecnologie indossabili potrebbero esporli a violazioni di dati, comprese informazioni particolarmente sensibili e delicate come per esempio quelle relative a ore di sonno, calorie consumate e frequenza cardiaca.

Stesso discorso per l’Internet of Things, il numero dei dispositivi IoT starebbe crescendo rapidamente e potrebbe raggiungere i 50 miliardi di unità entro il 2020. Eventuali incidenti potrebbero rivelarsi disastrosi per città basate su un sistemi interconnessi; per realtà più piccole, come per esempio abitazioni o automobili, le minacce alla sicurezza potrebbero costituire un pericolo per l’incolumità degli utenti.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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