Tim Cook, CEO di Apple, ha voluto esporre quelle che sono le sue perplessità riguardo agli attuali assetti della Rete nel corso della conferenza CPDP (Computers, Privacy and Data Protection). Nella sostanza l’intervento sarebbe stato concentrato su una critica al modello di business di società come Facebook che generano profitti tramite advertising e raccolta di dati personali.
A tal proposito il massimo vertice della Casa di Cupertino avrebbe definito inaccettabile il principio secondo cui qualsiasi modalità di engagement debba essere considerata valida perché in grado di fornire informazioni sugli utenti coinvolti, tale strategia non farebbe altro che favorire la diffusione di disinformazione e teorie cospirazionistiche.
Per Cook violenza, perdita di fiducia nei confronti delle istituzioni e polarizzazione sarebbero gli effetti di un approccio totalmente basato sulla monetizzazione dei dati. Le applicazioni pubblicate nell’AppStore conterrebbero in media almeno 6 funzionalità per il tracking da parte di aziende di terze parti e ciò basterebbe a fornire un’idea di quanto sia diffusa la profilazione.
App Tracking Transparency e Privacy Nutrition Label: due nuove funzionalità sviluppate da Apple per la tutela della privacy degli utenti
A tal proposito Apple avrebbe deciso di introdurre in iOS 14 e iPadOS 14 le funzionalità App Tracking Transparency e Privacy Nutrition Label che rispettivamente obbligano gli sviluppatori a richiedere il consenso per il tracciamento e a mettere a disposizione degli utenti tutti i particolari relativi a come le informazioni personali vengono raccolte e trattate.
Appare abbastanza chiaro come il dito di Cook sia puntato in particolare verso realtà impegnate nel social networking come Facebook, non a caso Mark Zuckerberg ha recentemente approfittato del suo ultimo incontro con gli investitori per indicare nella Mela Morsicata uno dei principali ostacoli alla crescita del business di Menlo Park.
