Stitch (Sapienza information-based technology innovation center for Health), è questo il nome di un centro di ricerca inaugurato dall’ateneo La Sapienza di Roma che si occuperà in particolare di soluzioni per il Big Data da utilizzare in campo medico. Il progetto potrà contare sulle diverse competenze specialistiche offerte dall’università capitolina.
Oltre che nell’elaborazione e nell’analisi di grandi quantità di informazioni, la nuova "cittadella" scientifica concentrerà i propri sforzi nell’implementazione di tecnologie basate sulla robotica, la realtà virtuale, l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning, tutti comparti in grado di offrire un contributo fondamentale per l’innovazione scientifica.
Tra i progetti più interessanti per le prospettive offerte vi sono per esempio quelli dedicati alla diagnostica, con l’utilizzo massivo di tecniche per il Data Mining dalle immagini. L’obbiettivo è quello di raggiungere livelli di precisione paragonabili o superiori rispetto a quelli garantiti dall’occhio umano e in tempi nettamente più brevi.
Risultati soddisfacenti in questo campo sarebbero stati già raggiunti nella diagnosi della scoliosi e nel calcolare i rischi di complicanze da intervento chirurgico in pazienti affetti da aneurismi o dissezioni aortiche. In futuro il Big Data potrebbe fornire indicazioni fondamentali per la formulazione di terapie mirate che rendano più rapidi i tempi di guarigione e recupero.
Innovazioni precedentemente utilizzate in altri ambiti, come per esempio quello aziendale, possono essere oggi adottate per migliorare ulteriormente la "Medicina di precisione" e la "Medicina delle persone" che consentono di affrontare ogni caso clinico disponendo nell’immediato di informazioni indispensabili per fornire le cure più adatte.