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Steve Jobs "tramava" contro Amazon?

Secondo un’accusa recentemente formula dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, la Casa di Cupertino avrebbe creato un cartello con la complicità di cinque editori USA per tenere alto il prezzo degli e-book in modo da ostacolare Amazon e il su e-commerce editoriale.

In pratica l’accordo sarebbe stato siglato in occasione del lancio del primo modello del tablet iPad e del market place iBookstore, cioè nell’aprile del 2010; esso sarebbe stato sottoscritto per obbligare Jeff Bezos e soci ad alzare i prezzi al di sopra dello standard pari a 9,99 dollari definito da Amazon.

A sostenere le tesi delle autorità americane vi sarebbero due indizi: il primo farebbe riferimento al fatto che i cinque editori coinvolti nel trust sarebbero stati i primi ad accedere all’iBookstore di Apple, il secondo riguarderebbe una mail "sospetta" scritta sempre nel 2010 da Steve Jobs.

Tramite quest’ultima il compianto fondatore della Mela Morsicata avrebbe contattato James Murdoch, figlio del boss di News Corp, comunicandogli di voler tentare di generare un nuovo trend di mercato per la vendita di e-book a più di 9,99 dollari ma ad un prezzo comunuqe inferiore rispetto a quello delle versioni stampate su carta.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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