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Social network: il virus del discredito

In Italia si tratta di un fenomeno ancora limitato, ma in altri paesi come gli Stati Uniti è estremamente diffuso: sui social network si vanno diffondendo dei malware che puntano a gettare discedito sulla credibilità degli utenti iscritti, in particolare dei frequentatori di Facebook e Twitter.

Un esempio per tutti: Matt Marquess, un impiegato di San Francisco il cui account su Twitter ha infatti cominciato improvvisamente a inviare agli amici offerte su prodotti della Victoria’s Secret, il noto marchio di abbigliamento e biancheria intima femminile.

L’Americano on si era accorto di nulla fino a quando qualcuno dei suoi contatti non gli ha fatto notare quanto fosse sconveniente bombardare gli account degli amici con pubblicità relativa alla vendita di mutande e altro underwear; ma il tutto avveniva a sua insaputa.

Secondo una recente ricerca svolta dall’agenzia per la sicurezza on line Web Sophos, circa il 21% degli utenti è stato contattato tramite messaggi indesiderati; i risultati sono stati confermati dai laboratori della Kaspersky secondo cui ogni 500 link postati su Twitter uno è a rischio malware.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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