Il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione una piattaforma grazie alla quale le aziende intenzionate a sottoscrivere gli accordi individuali di smart working potranno effettuare la propria richiesta accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o credenziali ottenute in fase di registrazione. La procedura prevista consente anche di effettuare l’invio di più istanze alla volta.
Per formulare la richiesta si dovranno indicare sia i dati del datore di lavoro che del lavoratore, si dovranno comunicare inoltre la tipologia di lavoro svolto, il contratto in essere (ad esempio a tempo indeterminato o determinato) e la durata prevista dell’impiego in smart working. Tutte le informazioni inviate potranno essere modificate o cancellate così come le ricerche stesse.
Una volta completati i passaggi previsti verranno messi a disposizione del richiedente sia il documento che certifica gli accordi intrapresi tra azienda e dipendente che una ricevuta. Nel caso in cui la medesima richiesta riguardi più di un lavoratore il sistema consentirà di caricare un foglio di calcolo in formato Excel contenente l’elenco dei nominativi.
Nel manuale fornito dal Ministero lo smartworking, o lavoro agile, viene definito una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzata dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi stabilita mediante accordo tra il dipendente e il datore di lavoro. Il suo scopo è quello di aiutare il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro nonché favorire la crescita della produttività.
Per quanto riguarda i profili di accesso alla piattaforma, vengono distinti i cosiddetti referenti aziendali, che possono inviare comunicazioni solo per un’azienda da indicare successivamente all’autenticazione, e i soggetti abilitati che nella medesima sessione possono inviare comunicazioni per diverse aziende indicate durante la compilazione.