I ricercatori di Gartner sono convinti che nel corso dell’anno corrente gli investimenti in tecnologia, Cybersecurity e strumenti per il risk management continuerà crescere nonostante la crisi economica generatasi in seguito all’emergenza Coronavirus (Sars-Cov-2). Le percentuali dovrebbero essere però molto più basse di quelle inizialmente previste.
Se le stime più recenti dovessero essere confermate alla fine del 2020 l’incremento in termini di spese dovrebbe assestarsi sui 2.4 punti percentuali contro l’8.7% previsto nel periodo precedente alla pandemia, stando così le cose il valore del giro d’affari complessivo di questo settore dovrebbe ammontare a 123.8 miliardi di dollari.
L’intero comparto delle infrastrutture, delle piattaforme, delle applicazioni, dei servizi dedicati alla sicurezza informatica e alla gestione del rischio potrebbe essere pesantemente colpito da questa tendenza, motivo per il quale è anche possibile ipotizzare che nei prossimi mesi le azioni malevole con target aziendale siano destinate a moltiplicarsi.
Sempre secondo Gartner non tutti i segmenti della sicurezza verranno coinvolti nello stesso modo, esistono infatti alcune soluzioni divenute ormai irrinunciabili. Una compagnia che ha deciso di migrare verso il Cloud difficilmente sarà orientata a ritornare a una confrigurazione on-premise e i servizi in abbonamento potrebbero registrare una flessione di minore entità.
La Cloud Security dovrebbe quindi crescere del 33%, mentre i risultati saranno meno rilevanti (ma comunque incoraggianti) per la Data Security (con un +7.2%) e la sicurezza delle applicazioni (+6.2%). Le previsioni sarebbero invece fortemente negative per la Network Security che con il suo -12.6% potrebbe essere il settore più penalizzato.