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Shopify entra in Libra

Nel corso degli ultimi mesi il progetto Libra, la cryptovaluta di Facebook associata al wallet Calibra, ha fatto parlare di sé soprattutto a causa delle defezioni di diverse aziende (Mastercard, Visa, Vodafone e PayPal tra le altre) che hanno deciso di uscire dalla Libra Association per questioni inerenti l’ancora acerba regolamentazione del settore.

Dopo numerosi abbandoni l’iniziativa avrebbe però salutato un nuovo ingresso, quello di Shopify, compagnia di Ottawa che mette a disposizione una piattaforma di commercio elettronico sfruttabile anche da chi gestisce un negozio di tipo tradizionale. Il fee per l’accesso alla Libra Association sarebbe stato già versato: 10 milioni di dollari.

Shopify affianca così non soltanto il gruppo capitanato da Mark Zuckerberg, ma anche società quali Coinbase, Iliad, Uber, Spotify e Lyft che hanno deciso di sostenere questa nuova moneta virtuale nonostante le numerose incognite. Ancora oggi infatti numerose autorità bancarie sottolineano i loro timori riguardo al possibile impatto del progetto sulla stabilità del mercato monetario.

Nonostante l’importanza del nuovo arrivato è ormai abbastanza improbabile che Libra riesca ad essere lanciata entro il periodo inizialmente previsto, giugno 2020. Quasi sicuramente il debutto verrà rimandato a causa delle vicissitudini del progetto, inoltre non è escluso che nel prossimo futuro la Libra Association possa assistere ad ulteriori abbandoni.

Libra è (o almeno intende essere) una stable coin, cioè una cryptovaluta il cui valore è ancorato a quello di altri asset che dovrebbero metterla al riparo da fluttuazioni improvvise o speculazioni. Questa caratteristica non sarebbe però riuscita a sopire le perplessità dei regolatori, anche perché di fatto si tratta di un progetto che non ha precedenti.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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