Il recente scandalo giudiziario che sta coinvolgendo in questi giorni FastWeb e Telecom Italia Sparkle ha già sortito alcuni pericolosi effetti, le azioni di entrambe le aziende ne hanno risentito e i magistrati hanno disposto il sequestro di 300 milioni di Euro a carico della controllata di Telecom.
Mentre ancora si attende una decisione delle autorità giudiziarie sul possibile commissariamento di FastWeb, la notizia più importante è stata comunicata dai vertici della Telcom Italia la cui presentazione del bilancio è stata rimandata al 25 di marzo.
I 300 milioni di euro sequestrati, sono stati bloccati per la creazione di un fondo dal quale attingere nel caso in cui vengano confermati i crediti IVA nei confronti dell’Agenzia delle Entrate che potrebbero essere stati maturati nel corso degli anni in cui si sono svolti i reati contestati.
Stefano Parisi, attuale Amministratore Delegato di FastWeb, nega ogni coinvolgimento dell’azienda negli illeciti contestati al suo predecessore Silvio Scaglia, si augura inoltre che la sua azienda non sia messa a rischio in quanto impiega 3.500 persone con 1.6 milioni di clienti.