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Sempre più diffusi i malware per Mac

Fino a poco tempo fa acquistare un computer Mac rappresentava una garanzia di maggiore protezione dalle minacce informatiche, trattandosi di prodotti di nicchia i virus writer erano infatti meno interessanti a questo tipo di terminali; ad oggi però anche i Mac sono molto diffusi e si sono così moltiplicati i malware in grado di infettarli.

A confermarlo vi sarebbe una recente ricerca svolta dalla McAfee, società specializzata in soluzioni per la sicurezza telematica, secondo la quale entro la fine dello scorso anno i malware confezionati per attaccare piattaforme OS X e macOS sarebbero stati circa 460 mila. In sostanza sarebbe stata registrata una crescita del 247% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A parziale consolazione dei fanboy della Casa di Cupertino vi sarebbe però il fatto che questi malware avrebbero una capacità di creare danni nettamente inferiore di quelli scritti per Windows; inoltre, nella maggior parte dei casi si tratterebbe di minacce attivabili soltanto in caso di comportamenti negligenti da parte degli utilizzatori.

A prevalere sarebbero in particolare gli AdWare, cioè quegli eseguibili creati per mostrare annunci pubblicitari non richiesti durante la navigazione Internet, meno diffusi invece i malware finalizzati alla sottrazione di dati personali o, in generale, pensati per garantire l’accesso remoto a terminali altrui da parte di utenti malintenzionati.

L’azione dei malware per Mac potrebbe essere limitata grazie a dei semplici accorgimenti, come per esempio quello di scaricare software soltanto dai market place di Apple (il Mac App Store) o di partner dell Mela Morsicata certificati da quest’ultima. E’ naturalmente sempre sconsigliato l’utilizzo di software contraffatto, spesso veicolo di minacce impreviste.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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