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Secondo "sì" all’estradizione di Assange

Julian Assange, creatore del sito di contro-informazione WikiLeaks, potrà essere estradato in Svezia dove dovrà rispondere davanti al giudice delle pesantissime accuse di stupro, molestie sessuali e coercizione, imputazioni che potrebbero costargli svariati anni di carcere.

Il giudice di Londra, città dove Assange è stato arrestato tempo fa, ha deciso nuovamente di concedere l’estradizione, a nulla sarebbe valso il ricorso effettuato dai suoi legali successivamente alla prima sentenza negativa pronunciata nel 2010.

Per Assange esiste però ancora un’ultima possibilità, i suoi avvocati potranno infatti effettuare entro 14 giorni un ulteriore ricorso presso la Corte Suprema, un pò per non lasciare nulla di intentato e un pò per cercare di guadagnare un altro pò di tempo per il proprio assistito.

Nel caso in cui si dovesse decidere di non procedere con il ricorso in ultima istanza, per Assange non dovrebbero passare più di una decina di giorni prima di raggiungere la natia Svezia, dove i giudici attendono di processarlo.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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