Anche se nessuno dei dirigenti della Samsung sarebbe disposto ad ammetterlo, il colosso sudcoreano potrebbe essere preoccupato dalle possibili ripercussioni a carico delle vendite dei dispositivi Galaxy in seguito al lancio commerciale dell’HTC One.
Proprio tali timori sarebbero alla base di recenti accuse rivolte contro l’azienda di Seul riguardanti alcuni messaggi pubblicitari, negativi e non veritieri, mirati a danneggiare il concorrente taiwanese; tale iniziativa sarebbe stata attivata da alcuni dipendenti Samsung attraverso la pubblicazione in Rete di commenti poco lusinghieri circa le qualità del dispositivo rivale.
Da parte sua l’azienda si sarebbe difesa imputando l’accaduto a dei difetti di formazione del personale, ma se il gruppo fosse effettivamente riconosciuto colpevole di concorrenza sleale potrebbe rischiare il pagamento di una sanzione pari a circa 835 mila dollari.
I portavoce di Samsung avrebbero inoltre affermato che nessun altro commento anonimo e denigrante verrà più pubblicato da dipendenti dell’azienda, ciò sarebbe infatti contrario al codice di autoregolamentazione del gruppo ispirato ai principi della trasparenza e dell’onestà verso i consumatori.