Marc Benioff, CEO nonché fondatore del gruppo Salesforce, ha reso noto che entro il prossimo anno la crescente domanda di servizi legati allo smart working e in generale al Cloud Computing permetterà l’assunzione di 12 mila nuovi lavoratori. Di questi ultimi circa un terzo entrerà a far parte dell’organigramma della compagnia entro l’inverno.
L’annuncio è stato dato direttamente via Twitter dall’account personale del dirigente, nel messaggio Benioff ha messo a disposizione l’indirizzo di posta elettronica a cui rivolgersi per un’eventuale candidatura ("[email protected]") e ha ricordato che la società è tra le prime 5 società al Mondo per crescita tra le enterprise software company.
Salesforce will add 4K jobs over the next 6 mos & 12K over the next year. Join our 54K employee strong Ohana defining the future of software. Salesforce is the worlds fastest growing Top 5 enterprise software company. [email protected] @salesforcejobs https://t.co/ffzlmeHhCz
Salesforce: una grande famiglia in continua crescita dal 1999
— Marc Benioff (@Benioff) September 18, 2020
Ad oggi Salesforce occupa circa 54 mila dipendenti, Benioff ama definirla una grande "Ohana" utilizzando il termine che nella cultura Hawaiana indica la famiglia nel senso più esteso del termine. Ciò anche in considerazione del fatto che nel biennio 2017/2018 l’azienda si è piazzata al primo posto tra le compagnie dove si lavora con maggiore soddisfazione.
Nata nel 1999 grazie a un’idea dello stesso Benioff (ex dirigente di Oracle) e al codice degli sviluppatori Parker Harris, Dave Moellenhoff e Frank Dominguez che crearono la prima versione della piattaforma per la sales automation, Salesforce vanta oggi 36 sedi dislocate in tutto il Pianeta mentre il suo quartier generale si trova a San Francisco, in California.
Salesforce è quotata presso la Borsa di New York e fa parte del listino S&P 500 che segue l’andamento delle prime 500 società statunitensi in termini di capitalizzazione. Nel secondo quarto del 2020 il gruppo ha dichiarato ricavi per 5.15 miliardi di dollari registrando un incremento pari a 29 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019.
