La Commissione Europea ha recentemente definito e classificato i possibili rischi derivanti dallโutilizzo dellโIntelligenza Artificiale sulla base della considerazione che le tecnologie basate su di essa non potranno che essere antropocentriche, quindi concepite nativamente per migliorare la vita dei cittadini, inclusive, sostenibili, affidabili e sicure.
I commissari hanno sottolineato innanzitutto quelli che sono considerati dei rischi inaccettabili, da questo punto di vista non dovranno essere consentite tutte le implementazioni in grado di ledere i diritti personali, manipolare i comportamenti degli esseri umani limitando il loro libero arbitrio o di permettere alle istituzioni di assegnare un punteggio sociale ai cittadini.
Sono considerate invece di rischio elevato le soluzioni che potrebbero mettere in pericolo la vita e la salute delle persone, limitare il diritto allโistruzione, rendere meno sicuri i prodotti utilizzati in determinati settori come la Sanitร , impedire lโaccesso a determinate occupazioni a categorie specifiche di utenti, negare servizi essenziali, interferire sulla gestione della giustizia o dei flussi migratori.
Identificati anche gli ambiti di applicazione dellโIntelligenza Artificiale che, a parere della commissione, dovrebbero comportare un rischio piรน moderato rispetto a quelli precedentemente citati. Tra questi ultimi troviamo per esempio tutti quei contesti in cui vengono utilizzati i chatbot e dove gli utenti potrebbero avere difficoltร a distinguere tra un interlocutore umano e una macchina.
Sono considerate infine a basso rischio le applicazioni pensate per il gaming o la protezione anti-spam, anche se molto differenti tra loro esse vengono utilizzate normalmente per il miglioramento della User Experience nellโutilizzo di strumenti che rientrano nella quotidianitร e, almeno in teoria, non dovrebbero nascondere dei pericoli per i cittadini.