I ricercatori di IDC hanno formulato alcune previsioni riguardanti i mercati della realtà virtuale e della realtà aumentata sulla base degli attuali andamenti. I numeri sarebbero ad oggi in crescita, ma comincerebbe a delinearsi una tendenza che vedrebbe le aziende molto più coinvolte degli utenti finali in questi particolari settori.
Stando alle cifre riguardanti la diffusione dei dispositivi correlati, in particolare i visori, questi sarebbero stati conteggiati in 10 milioni di unità alla fine del 2016 e potrebbero diventare 100 milioni entro il 2021. Non parliamo quindi di volumi particolarmente ampi, soprattutto se confrontati con quelli di altri comparti come per esempio il mobile, ma i numeri sarebbero comunque incoraggianti.
Per il momento i veri protagonisti dal punto di vista delle vendite sarebbero 3: Sony con la sua PlayStation VR, Facebook con Oculus Rift e HTC con il suo Vive; ma un’ulteriore occasione di espansione del settore potrebbe essere il mercato degli accessori, anche grazie ad aziende come Microsoft, compagnia pronta a lanciare delle cuffie appositamente concepite per le esperienze immersive.
Più difficile operare un’analisi specifica della sola realtà aumentata, spesso considerata come una semplice funzionalità a corredo della realtà virtuale; ed è proprio a favore di quest’ultima che dovrebbero muoversi le realtà enterprise, anche grazie a strumenti di sviluppo dedicati come quell’ARkit recentemente presentato dalla Casa di Cupertino.
Tra le aziende più interessate alla realtà aumentata vi potrebbero essere quelle che si occupano di servizi per i lavoratori, di assistenza sanitaria, di design e di produzioni industriali. Sarebbero inoltre diverse le grandi compagnie (Redmond, Intel, Epson..) già impegnate nella creazione di device AR pensati nativamente per l’impiego in ambito professionale.