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Ray-Ban Stories Facebook: il Garante vuole vederci chiaro

Il gruppo capitanato da Mark Zuckerberg ha recentemente presentato i suoi occhiali social e smart sviluppati in collaborazione con l’italianissima Luxottica. Si tratta di un dispositivo che supporta il controllo tramite comandi vocali, la registrazione di video, lo scatto di fotografie e la riproduzione audio tramite collegamento Bluetooth con lo smartphone.

Commercializzati in tre modelli Ray-Ban e acquistabili a breve a partire da 329 euro nel nostro Paese, i Ray-Ban Stories Facebook cercano di conquistare quel segmento di mercato che a suo tempo i Google Glass, lanciati con un evidente anticipo nel corso del 2013, non riuscirono ad occupare. Ovviamente le caratteristiche di tale device creano alcune perplessità dal punto di vista della riservatezza.

Problemi di privacy legati alla gestione di dati e alle immagini di persone riprese inconsapevolmente

Per questo motivo il Garante della privacy nostrano ha deciso di richiedere dei chiarimenti alla stessa azienda californiana con particolare riferimento alla funzionalità chiamata Facebook View e ai dati che vengono raccolti attraverso di essa durante l’utilizzo degli occhiali. Le richieste inviate sarebbero state definite in coordinamento con la DPC (Data Protection Commission) irlandese.

Nello specifico l’Authority italiana è intenzionata a capire se vi sia corrispondenza tra il trattamento effettuato sui dati e quanto previsto dalle attuali normative sulla privacy. Come vengono elaborate le immagini di persone (e soprattutto di minori) riprese occasionalmente tramite il device? In che modo tali soggetti vengono tutelati?

Il Garante è inoltre interessato a scoprire quali siano i sistemi utilizzati per l’anonimizzazione delle informazioni raccolte e quale sia il funzionamento dell’assistente vocale in grado di interagire con il dispositivo. Appare infatti chiaro come, a differenza di quanto avviene con gli smartphone, una persona possa essere totalmente inconsapevole di essere ripresa con degli occhiali intelligenti.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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