La Facoltà di Economia dell’Università di Miami ha recentemente condotto una ricerca il cui obiettivo era quello di valutare l’effetto delle presenza di pulsanti sociali, ad esempio quelli di Twitter e Facebook, sulla propensione all’acquisto nei siti di e-commerce.
I risultati ottenuti sarebbero per certi versi sorprendenti, i pulsanti sociali sembrerebbero infatti favorire le vendite per alcune categorie merceologiche, in altri casi invece i "like" e i "tweet" potrebbero addirittura influire negativamente sulla commercializzazione di un prodotto.
Per fare un esempio, i pulsanti sociali risulterebbero essere uno strumento ottimale per incentivare le vendite di attrezzature sportive; al contrario, risulterebbero invece sfavoriti gli articoli relativi alla maglieria intima.
Tali risultati, ottenuti esaminando un campione piuttosto limitato di 200 persone, riguarderebbero anche gli stessi rivenditori, in pratica l’impressione è che gli utenti gradiscano di meno la socializzazione di prodotti troppo legati alle proprie preferenze personali più intime.