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I precari dello spam

Dietro allo spam, la posta elettronica spazzatura che invade ogni giorno le nostre mailbox, non ci sarebbero soltanto delle botnet che inviano automaticamente email non richieste, ma anche dei lavoratori malpagati con il compito di diffondere questa piaga.

Paradossalmente, l’utilizzo di personale umano per l’invio di spam rappresenterebbe un’evoluzione nel panorama dell’informatica per scopi illeciti, le persone superano infatti ostacoli come il CAPTCHA molto meglio delle macchine e, in molti casi, sono più economiche.

Il "personale" reclutato per questo tipo di "lavoro" viene reperito in particolare in paesi come la Turchia, il subcontinente indiano e nazioni del sud-est asiatico, in molti casi il loro lavoro comprende l’invio di messaggi di posta elettronica convertiti tramite traduttori automatici.

Curiosamente il "catalogo" commerciale degli spammers sembra presentare via via prodotti sempre meno "borderline" (viagra, sigarette, materiale pornografico etc.) e sempre di più servizi di utilizzo comune come per esempio le prestazioni dentistiche.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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