Doxa Digital ha recentemente condotto una rilevazione per conto di Google al fine di scoprire quale sia l’attuale rapporto tra la piccola e media impresa italiana e gli strumenti Web based, come per esempio i siti Internet dedicati alla vendita di prodotti tramite commercio elettronico.
Cominciamo con il dato globale: nel corso dell’anno passato il giro d’affari dell’e-commerce avrebbe superato la soglia dei mille miliardi di dollari, un risultato dovuto ad una crescita media del 21,1% rispetto all’anno precedente; per il 2013 si prevederebbe un ulteriore incremento del 18,3%, per un valore totale pari a 1.298 miliardi di dollari.
Nel Vecchio Continente il commercio elettronico avrebbe raggiunto un valore complessivo di oltre 305 miliardi di euro nel 2012, ciò grazie ad una crescita del 22% rispetto al 2011; il dato italiano mostrerebbe una crescita pari al 30%, che però non basterebbe a colmare il ritardo accumulato fino ad ora.
Ad oggi, infatti, soltanto il 30% delle aziende italiane avrebbe deciso di sfruttare l’e-commerce come canale per la vendita, un dato poco entusiasmante se si pensa che attualmente ben 8 occupati su 10 lavorerebbero in imprese di piccole e medie dimensioni.
Ancora più incredibile il fatto che, in un momento di profonda crisi, le aziende italiane non abbiano ancora intuito che l’e-commerce potrebbe rivelarsi una preziosa ancora di salvezza.