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Pirateria: protocollo d’intesa contro il “pezzotto”

AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha siglato un protocollo d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma e la Guardia di Finanza grazie al quale dovrebbe essere più semplice identificare chi visualizza contenuti trasmessi tramite IPTV e comminare le sanzioni previste contro la pirateria.

Cosa prevede il protocollo d’intesa

Grazie a questa nuova intesa le forze dell’ordine dovrebbero disporre di maggiori informazioni e strumenti utili ad individuare chi fa uso del “pezzotto“. Con questo termine viene indicato infatti qualsiasi sistema che permette di accedere illegalmente a contenuti legati a diritti televisivi come per esempio le partite dei campionati di calcio.

Le sanzioni previste sono particolarmente salate e vanno dai 150 euro ai 5 mila euro nei casi più gravi.

La collaborazione tra le diverse organizzazioni coinvolte avrebbe già portato al blocco di più di mille domini e 500 indirizzi IP soltanto nelle prime giornate di campionato. Ora l’intenzione è quella di colpire gli utenti che favoriscono questo fenomeno. Del resto utilizzare le IPTV rappresentava un reato anche prima della formulazione dell’ultimo protocollo di intesa contro la pirateria.

Tra gli obbiettivi di quest’ultimo vi è il contrasto all’uso delle VPN (Vitual Private Network) per aggirare i blocchi imposti sui siti Web che trasmettono contenuti piratati. Ciò sarà possibile grazie ad un emendamento al Decreto Omibus formulato su proposta di Forza Italia che mira ad impedire l’uso di indirizzi IP alternativi per l’accesso alle IPTV in caso di blocco dell’indirizzo principale.

Piracy Shield e lotta alla pirateria

In Italia il blocco delle piattaforme online illegali avviene anche attraverso il Piracy Shield che automatizza le segnalazioni alle autorità riguardanti la pirateria. A questo proposito Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM, ha recentemente evidenziato i primi risultati ottenuti grazie a questo dispositivo.

Il numero di IPTV illegali sarebbe infatti in fase di diminuzione mentre gli abbonamenti ai servizi legali sarebbero in aumento.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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