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Pirateria: chi controlla il controllore?

La RIAA (Recording Industry Association of America), da sempre uno dei grandi protagonisti della lotta alla pirateria negli Stati Uniti, si è trovata ultimamente a difendersi contro un’accusa particolarmente imbarazzante e per alcuni versi paradossale.

Lo scandalo sarebbe nato in seguito ad un’idiscrezione secondo la quale alcuni indirizzi IP facenti riferimento alla rete interna della RIIA sarebbero stati rilevati all’interno dei log registrati dal sito "YouHaveDownloaded.com" che memorizza appunto gli IP degli sharers.

Gli uomini della RIAA frequentano i canali BitTorrent? Impossibile! Almeno a dare credito alla smentità diffusa nelle ultime ore dalla stessa associazione di rappresentanza dell’industria discografica americana; il seme del dubbio è stato però già gettato.

Un brutto pasticcio quindi, la stessa organizzazione che preme perché vengano comminate multe salatissime a chi scarica musica dal Web, deve ora difendersi da un’accusa che ha spesso formulato a danno di numerosi internauti.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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