Si torna a parlare di Piracy Shield. Il sistema di AGCOM (Autoritร per le Garanzie nelle Comunicazioni) per il blocco delle trasmissioni illegali di contenuti protetti da diritti televisivi. A questo proposito, come riportato di recente da Il Sole 24 Ore, la Lega Serie A potrebbe essere intenzionata a presentare una denuncia contro Google per non aver adempiuto a quanto previsto dall’art. 2 comma 5 dellaย legge n. 93 del 14 luglio 2023. Misura altrimenti nota come “Legge antipirateria.”
Cosa prevede la Legge antipirateria
Nello specifico l’articolo citato dispone che i motori di ricerca, quindi non solo quello di Mountain View, abbiano 30 minuti di tempo per bloccare i siti web che vengono segnalati attraverso il Piracy Shield. Tale blocco deve essere operato rimuovendo i contenuti coinvolti dall’indice. In modo che gli utenti non possano trovarli tra le pagine dei risultati.
Google perรฒ non sarebbe iscritta alla piattaforma, quindi non riceverebbe le notifiche con le quali viene richiesto l’oscuramente dei siti internet pirata. Questo nonostante le richieste da parte della Lega Serie A che avrebbe tentato di contattare Big G in vari modi (posta elettronica, raccomandate con ricevuta di ritorno, form sulle pagine di Google..) senza ricevere altro che le risposte automatiche preimpostate dalla compagnia.
La diffida della Lega Serie A a Google
Riprendendo quanto pubblicato da il Il Sole 24 Ore, Lega Serie A avrebbe inviato una diffida a Google lo scorso 7 ottobre. Ora l’organizzazione sarebbe intenzionata a muovere una causa legale contro l’azienda californiana.
L’intenzione dovrebbe essere quella di richiedere che Mountain View rimuova dal catalogo del Play Store tutte le applicazioni per Android che permettono agli utenti di accedere ai contenuti piratati.
A questo proposito Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM e sostenitore dell’utilitร di Piracy Shield, avrebbe sostenuto che tali applicazioni dovrebbero essere rimosse anche dai device di chi le utilizza.
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