Mountain View ha lanciato il servizio Google Wallet soltanto da poche ore, ma l’iniziativa ha già "fruttato" al gruppo la prima denuncia da parte di un altro dei giganti del pagamento on line, PayPal; l’accusa sarebbe quella di spionaggio industriale.
In pratica Google per il suo Wallet avrebbe potuto creare una partnership con PayPal per la creazione del suo servizio destinato ai dispositivi mobili, ma, avendo deciso di "fare tutto in casa propria", ha visto bene di assumere per questo scopo alcuni esperti del settore provenienti dalla stessa PayPal!
Quest’ultima non ha gradito quanto avvenuto, i suoi dipendenti avrebbero infatti portato con se anche alcuni segreti relativi a tecnologie in sviluppo all’interno del gruppo; PayPal, a suo dire, avrebbe le carte in regola per dimostrare la validità dell’ipotesi accusatoria.
Il colosso dei pagamenti afferma infatti che nel 2010 vi erano stati stretti contatti tra le due aziende per la conclusione di un accordo che avrebbe dovuto essere siglato il 26 ottobre scorso, poi, all’improvviso, Google avrebbe ingranato la retromarcia decidendo di creare Wallet "in proprio".
