Fabiana Dadone, ministra della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione, ha confermato che in Legge di Bilancio verranno definiti dei vincoli agli obiettivi raggiunti che influiranno sulla retribuzione dei dirigenti responsabili della transizione digitale. In sostanza guadagneranno di più coloro che potranno dimostrare di aver conseguito i traguardi attesi.
Il responsabile per la transizione al digitale (o più semplicemente RTD) è una figura prevista del art. 17 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale), un testo unico che riunisce e organizza tutte le norme riguardanti l’informatizzazione della PA nei rapporti con i cittadini e le imprese. Esso fa capo ad un ufficio dirigenziale che deve determinare le modalità (ri)organizzative per la digitalizzazione dei servizi.
Tra i compiti dell’RTD vi è per esempio quello di promuovere iniziative riguardanti l’attuazione delle direttive definite dal Presidente del Consiglio dei Ministri (o da un Ministro delegato) per facilitare l’innovazione tecnologica, di contenere i tempi e i costi dei rapporti tra Italiani e PA e di rendere l’organizzazione della propria amministrazione coerente con l’impiego di tecnologie digitali.
A tal proposito l’Agenzia per l’Italia Digitale ha organizzato dei corsi per la formazione di RTD che si terranno a partire dal 29 ottobre 2019. Fino al 17 dicembre 2019 saranno disponibili 7 Webinar e 3 incontri "in presenza" dedicati a temi di rilievo per le attività di questo dirigente, si tratta di un percorso formativo che rientra nelle iniziative previste dal Piano Triennale 2019 – 2021 per l’informatica nella PA.
I corsi in presenza del 18, 29 novembre e del 17 dicembre avranno la durata di mezza giornata e l’obiettivo di approfondire le tematiche delle competenze digitali specialistiche nella PA, della promozione dei servizi digitali e delle linee guida di accessibilità, attraverso presentazione di casi di studio ed esercitazioni pratiche. I Webinar verranno trasmessi invece ogni martedì dalle 15:00 alle 16:30.
